Mercoledì della Seconda Settimana di Quaresima

Introito

(Salmo 37,22-23 e 2)

Non mi abbandonare, Signore Dio mio, non Ti allontanare da me; accorri in mio aiuto, o Signore, forza della mia salvezza.

Signore, non mi punire nella tua ira, non mi sgridare nel tuo sdegno!


Lettura

(Ester 13, 8-11, 15-17)

In quei giorni Mardocheo fece al Signore questa preghiera: “Signore, Re onnipotente, tutte le cose sono sottomesse al tuo potere e nessuno può opporsi alla tua volontà di salvare Israele. Tu hai fatto il cielo e la terra e tutto ciò che si trova sotto la volta del cielo. Tu sei il Signore di tutte le cose e nessuno può resistere alla tua Maestà. Ebbene, Signore Re, Dio d’Abramo, risparmia il tuo popolo, perché i nostri nemici vogliono sterminarci e distruggere la tua eredità. Non ti disinteressare di quella parte (degli uomini) che ti sei liberata dall’Egitto. Ascolta la mia preghiera e mòstrati favorevole al popolo che è tuo retaggio; muta in gioia il nostro dolore affinché, conservati in vita, diamo gloria al tuo nome, o Signore; e non chiudere la bocca di coloro che ti lodano, o Signore nostro Dio.”.


Vangelo

(Matteo 20,17-28)

Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici e lungo la via disse loro: «Ecco, noi stiamo salendo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai sommi sacerdoti e agli scribi, che lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché sia schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risusciterà». Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio». Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; appunto come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti».


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