Sant’Atanasio, vescovo, confessore e dottore (295-373)

Vescovo di Alessandria, grande difensore dell’ortodossia, sant’Atanasio combatté per tutta la vita l’eresia ariana. Negando la divinità del Verbo, gli ariani facevano di Cristo un uomo, semplicemente levato in grazia agli occhi di Dio più degli altri uomini. Sant’Atanasio partecipò al Concilio di Nicea nel 325 e fu sino alla fine il campione della fede definita dal Concilio. La Chiesa venera in lui uno dei suoi grandi dottori. L’Epistola ed il Vangelo della Messa richiamano le persecuzioni da lui subite per sostenere la vera dottrina sulla persona di Cristo; allontanato dalla sua Chiesa, fu esiliato ben cinque volte. Morì ad Alessandria nel 373, dopo un episcopato di 46 anni. 


Introito 

(Ecclesiastico 15,5)

Il Signore gli ha dischiuso la bocca in mezzo alla Chiesa; lo ha ricolmato dello spirito di sapienza e d’intelligenza; lo ha rivestito di un manto di gloria.

(Salmo 91,2)

E’ buona cosa rendere grazie al Signore, e inneggiare al tuo nome, o Altissimo.


Lettura 

(2 Corinti 4,5-14)

Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore; quanto a noi, siamo i vostri servitori per amore di Gesù. E Dio che disse: Rifulga la luce dalle tenebre, rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria divina che rifulge sul volto di Cristo. Però noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi. Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita. Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi.


Vangelo

(Matteo 10,23-28)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Quando vi perseguiteranno in una città, fuggite in un’altra; in verità vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo. Un discepolo non è da più del maestro, né un servo da più del suo padrone; è sufficiente per il discepolo essere come il suo maestro e per il servo come il suo padrone. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più i suoi familiari! Non li temete dunque, poiché non v’è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato. Quello che vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio, predicatelo sui tetti. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l’anima e il corpo nella Geenna”.


Meditazione

1.”…noi abbiamo questo tesoro in vasi di creta…” dice l’apostolo Paolo nell’Epistola. Il cristiano è colui che segue Cristo. Ma non solo: è anche colui che deve portare Cristo al mondo: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo“. (Matteo 28)

2.Però che sproporzione tra la piccolezza e l’infimità di ognuno di noi e la grandezza incommensurabile della Verità di Cristo! Eppure la “creta” che noi siamo può essere mantenuta salda e robusta dalla grazia. Dinanzi a questa sproporzione dobbiamo stupirci…e dobbiamo ringraziare.


Alla Regina dello Splendore

Madre, aiutami a conservarmi “solido”, aiutami a non “frantumarmi”. Fai che come “vaso di creta” possa contenere e condurre il tesoro del tuo Divin Figlio. Con Te accanto ce la farò. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.


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