SOSTA – L’abbigliamento per il cristiano serve solo per difendere il proprio corpo o anche per abbellirlo e dargli un particolare significato?

L’abbigliamento serve indubbiamente per proteggersi dalle condizioni climatiche (freddo, caldo, umidità…). Ma non solo per questo. L’abbigliamento deve anche saper esprimere le caratteristiche fondamentali del proprio sesso e del ruolo sociale che si ricopre; ma anche quelle caratteristiche individuali che attengono alla propria specifica persona.

Il motivo sta nel fatto che l’abbigliamento non è solo materia di cui servirsi, ma anche simbolo con cui esprimersi. Esprimersi, cioè “poter esprimere se stesso”.

Ecco perché non è cristianamente opportuna la trasandatezza o la sciatteria. Ovviamente è nobile anche la povertà e la semplicità nel vestirsi, ma mai la non-curanza o la sporcizia.

A riguardo leggiamo cosa dice Pio XII nell’Allocuzione al Congresso Internazionale dei Maestri Sarti, il 10 settembre del 1954. Prima di tutto il Papa parla del vestito come riparo:

Sovente si è notato che tra gli esseri viventi, l’uomo è uno dei più deboli, dei più bisognosi di protezione naturale. ma Dio gli ha donato l’intelligenza che lo mette in grado di supplire a questa deficienza attraverso l’esercizio del suo ingegno. A voi (sarti) spetta, dunque, completare, per così dire, l’opera del Creatore fornendo ai vostri simili i vestiti di cui abbisognano.

Poi Pio XII indica l’abbigliamento come simbolo con cui esprimersi. Dice:

Cristo, facendo un giorno ammirare ai suoi discepoli i delicato ornamento d’un semplice fiore di campo, disse loro: ‘Salomone con tutta la sua gloria non è stato mai vestito come uno di questi (Matteo 6,29-Luca 12,27). Se dunque le piante e gli animali si rivestono di meravigliosi colori che attirano  lo sguardo e l’ammirazione, l’uomo non può  forse imitare l’Artista divino? Senza dubbio egli deve soprattutto cercare di difendersi dalle intemperie; ma per sfuggire alla forza dell’abitudine della vita quotidiana, si sforzi di distinguersi nel suo abbigliamento, per qualche tratto personale e caratteristico. L’abbigliamento, d’altronde, manifesta sensibilmente e in modo permanente la condizione della persona; esso varia secondo il sesso, l’età, la funzione sociale che l’uomo si preoccupi di dar lustro con lo  splendore esteriore degli abiti, alle circostanze straordinarie della vita e di testimoniare con questo i suoi sentimenti di gioia, di fierezza o anche di tristezza.


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