SOSTA – Perché la vera filosofia è nostalgia del divino?

  1. La vera filosofia presuppone il LogosInfatti se la realtà no avesse un ordine e non fosse l’espressione di un progetto, cioè di un pensiero ordinato, essa (la realtà) diverrebbe un assurdo incomprensibile. Da qui l’impossibilità di sottometterla ad un giudizio filosofico.
  2. Ma non solo la filosofia presuppone il Logos, essa presuppone anche una considerazione positiva di questo LogosInfatti, cosa può spingere il filosofo ad appassionarsi alla sua indagine? Certamente la passione per la ricerca. Scoperto che è il Logos ciò che gli rende possibile tale ricerca, il vero  filosofo non può che sentirsi attratto da esso.
  3. Non solo attrazione, cioè desiderio, ma perfino nostalgia. Se l’ordine del reale è velato, la vera filosofia lo svela in una dimensione di nostalgia. Novalis (1771-1802) dice: “La filosofia è il desiderio di essere a casa”.
  4. Da qui anche la consapevolezza da parte del filosofo che anche la filosofia, quella buona e secondo recta ratio, può aiutare a capire il mistero del vivere con tutte le sue prove. Scrive Michele Federico Sciacca (1908-1975): “La filosofia non asciuga lacrime né dispensa sorrisi, ma dice la sua parola sulla ‘verità’ delle lacrime e dei sorrisi.”

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