Rubrica a cura di Corrado Gnerre

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Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo.
Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia”  è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità cattolica. 

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La scienza è un magnifico oggetto di arredamento per la camera superiore di un uomo, se egli ha del buon senso a pianterreno.

Oliver Wendell Holmes (1809 – 1894) – Poet at Breakfast Table

La scienza non salva.

Se la scienza salvasse, Dio, che si è rivelato pienamente con l’Incarnazione del Figlio, avrebbe fatto sì che Questi nei suoi anni terreni ci dicesse come fabbricare le automobili, i treni, gli aerei…

Il progresso scientifico e tecnologico, se rispettoso dell’ordine della Legge Eterna, è cosa senz’altro buona. Dio ci ha dato l’intelligenza affinché la potessimo applicare anche per il miglioramento delle condizioni materiali di vita. D’altronde è stato Dio stesso a dire all’uomo di “…dominare sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo…” (Genesi 1).

Ma la scienza non salva.

Ciò che salva è la sapienza, ovvero capire cosa si debba fare della propria vita e orientarla verso Chi.

Solo la sapienza sa riconoscere che senza il Dio vero, senza rimettersi a Lui, senza glorificarlo… nulla può servire.

Correre a mille chilometri l’ora senza far correre la propria intelligenza e il proprio spirito, è di fatto rimanere stupidamente fermi, perché non si raggiunge la Mèta.

Sì, è vero ciò che dice Holmes: la costruzione della scienza ha bisogno delle fondamenta del buon senso.

Altrimenti crolla tutto.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri