Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi” sono i punti della meditazione.
L’ACQUA
Nessuno nutra l’illusione di pensare che farà grandi cose, se dapprima non ne fa di umili
(San Francesco Saverio -Lettera del 5.11.1549)
I SORSI
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Cari pellegrini, siamo dinanzi alla cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze. La magnifica cupola del Brunelleschi. Ci colpisce la perfezione straordinaria. Chissà quanti calcoli e quanti progetti. Si tratta della più grande cupola in muratura esistente al mondo e ancora oggi molti si chiedono con quale tecnica sia stata costruita.
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Con l’acqua di questa borraccia san Francesco Saverio ci dice che non è possibile pensare di fare cose grandi se prima non se ne fanno di umili; o -perlomeno- non si è disposti a fare cose umili.
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D’altronde c’è una logica indiscutibile in questa verità, che tra le tante fa capire la veridicità e la bellezza del Cristianesimo.
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La logica è ciò che Gesù indica affermando che chi è fedele nel poco sarà anche fedele nel molto e chi non è fedele nel poco non sarà fedele nel molto (Luca 16). Ciò perché dinanzi a Dio non esiste il grande e il piccolo, bensì è tutto infinitamente piccolo.
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Ma non solo. Chi pretendesse fare cose “grandi” senza rendersi disponibile per quelle “piccole” opererebbe la più grande menzogna, che è quella di credere che ciò che fa non solo dipenda da lui, ma che tutto sarebbe per il suo prestigio. Il che -come dicevamo- è una grande menzogna.
6
Torniamo alla Cupola del Brunelleschi. La meraviglia che si staglia dinanzi ai nostri occhi non è solo il frutto del grande ingegno dell’architetto fiorentino, ma anche della fatica degli operai che hanno caricato su di sé il materiale, sporcandosi e -come si suol dire- “rompendosi la schiena”.
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In questo caso il lavoro dell’architetto non è stato quello degli operai e viceversa. Nella vita invece accade che i due lavori vadano svolti entrambi dalla singola anima: solo così si origina la meraviglia della Salvezza, che, a differenza dei lavori architettonici, che pur grandi finiranno, potrà essere invece gustata per l’eternità.
Al Signore Gesù
Tu, Signore dell’universo, cosa hai fatto? Hai sofferto e sei morto per la mia salvezza.
Ti sei fatto umiliare per me.
Ti sei fatto sputacchiare e deridere per me.
Ti sei fatto frustare e uccidere per me.
E io? Che faccio io per Te?
Alla Regina dello Splendore
Madre, la tua umiltà è artefice del più grande capolavoro della Storia: l’Incarnazione.
Non c’è bellezza più ammirevole di questa.
Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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