BORRACCIA – 24 settembre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

La nostra vita ha valore solo in proporzione alla nostra fedeltà nell’accettare e compiere la santissima volontà di Dio

(Suore Marie-Adèle Garnier – Fondatrice delle Adoratrici del Sacro Cuore di Momartre)

I SORSI 

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Cari pellegrini, si racconta che Michelangelo, osservando un pezzo di marmo, già ci vedesse l’immagine che avrebbe dovuta scolpire. Il marmo gli era dinanzi grezzo, senza forma, ma egli già lo vedeva in un altro modo, già pienamente conformato alla sua idea.

2

“Conformato alla sua idea”, questa è l’espressione che bene si offre a far capire quale debba essere il compito e la vocazione di ognuno di noi. “Conformato alla sua idea”; ma all’idea di chi? Di Dio. E’ ovvio!

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L’acqua di questa borraccia lo dice chiaramente: “La nostra vita ha valore solo in proporzione alla nostra fedeltà nell’accettare e compiere la santissima volontà di Dio.”

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In queste parole ve ne è una su cui è bene che ci soffermiamo: proporzione. 

5

L’autrice di queste parole, suor Marie-Adéle Garnier (1838-1924), dice che il valore della vita dell’uomo è relativa (in proporzione) al suo conformarsi alla volontà di Dio.

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Ma questo termine (“proporzione”) richiama anche un altro concetto: la capacità di rendere, nel piccolo, qualcosa di straordinariamente grande e bello. Soffermiamoci su questo secondo aspetto.

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Cos’è l’anima che si conforma perfettamente alla volontà di Dio? Un’opera d’arte.

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Un’opera d’arte, perché non prende le forme del progetto umano, con tutti i difetti che a questo sono inevitabilmente connessi, bensì al progetto divino che non solo è infallibile, ma è ciò che di più splendido possa esistere, essendo Dio Somma Bellezza.

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Lo scrittore Giovanni Papini ne “Il tragico quotidiano” definisce il progetto “caparra della realtà”. Ed è così. Il progetto è ciò che viene fuori nel momento in cui si vuole dare alla realtà un ordine e si ambisce affinché quest’ordine prenda consistenza al più presto, si faccia -appunto- Realtà (con la “R” maiuscola).

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Dio da noi vuole questo: che diventiamo veramente noi stessi. E perché questo avvenga dobbiamo conformarci al suo progetto.

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Così come un brutto e grezzo pezzo di marmo, per poter essere ammirato da tutti, deve trasformarsi nel progetto di un grande scultore.

Al Signore Gesù

Signore, voglio che la conformazione alla tua volontà sia l’unico scopo della mia vita.

Molto spesso, però, faccio resistenza.

Viene fuori il mio limite, vengono fuori i miei difetti.

Ma Tu prendi lo scalpello e ripuliscimi da queste scorie.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei colei che meglio ha corrisposto al progetto di Dio.

Tu sei il capolavoro di Dio.

Stai al mio fianco affinché anch’io corrisponda, pur nella mia indegnità, a ciò che Dio vuole da me.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri 


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