Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.
L’ACQUA
Mio amato Redentore, ecco il mio cuore, te lo affido interamente; non è più mio, è tuo.
(Sant’Alfonso Maria dei Liguori)
I SORSI
1
Cari pellegrini, i gioielli, l’argenteria e ciò che eventualmente si avesse di prezioso dove solitamente vengono custoditi? In un luogo sicuro. Una buona cassaforte fa ottimamente al caso. Solo gli ingenui non si preoccupano e pensano che ciò che è prezioso potrebbe stare a vista e alla portata di tutti.
2
Nell’acqua di questa borraccia sant’Alfonso affida interamente il suo cuore a Gesù, precisando di regalarlo totalmente a Lui. Perché dice questo? Per un motivo che può sembrare paradossale ma non lo è. Perché vuole salvare ciò a cui tiene.
3
In un certo qual modo possiamo dire che sant’Alfonso regala a Dio il suo cuore perché stesso sant’Alfonso lo possa possedere meglio, per far sì che non si perda e venga custodito nel modo migliore possibile.
4
Gabriele D’Annunzio (1863-1938) è stato quello che è stato e ha scritto quello che ha scritto, ma è bellissima una delle frasi che prediligeva e che aveva scoperta incisa in una pietra del focolare. La frase dice così: Io ho quel che ho donato.
5
E’ vero. Se si dona, si possiede; se non si dona, si finisce con il perdere.
6
Attenzione: non solo se non si dona, si finisce con il perdere, ma si finisce anche con il perdersi, cioè con il perdere se stesso.
7
Il motivo è presto spiegato. Perché quando si pretende di possedere totalmente ciò che si ha, si finisce con l’esserne posseduti, cioè con il diventarne schiavi.
8
Ed ecco perché sant’Alfonso affida il suo cuore a Gesù: affinché questo si salvi, affinché venga adeguatamente custodito; e quindi per poterlo ritrovare.
9
Come quando si mettono al sicuro i gioielli…non si avrà mai la delusione di scoprirli trafugati.
Al Signore Gesù
Signore, io non sono sant’Alfonso; sono quello che sono, ma anch’io voglio donarti il mio cuore.
E’ ben poca cosa, ma accettalo e custodiscilo.
Alla Regina dello Splendore
Madre, Tu sei colei che più di tutte le creature si è donata al Signore.
E Tu sei Colei che più di tutte ha ricevuto il dono di Dio stesso. L’hai avuto nel tuo grembo!
Hai donato il tuo cuore e Dio ti ha donato il suo.
Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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