Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia” è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità Cattolica.
“Per il miserabile voler imitare il potente è la rovina”
Fedro (20/15 a.C – 51 d.C.) – La rana scoppiata e il bue
La mostruosità consiste nella disarmonia, che a sua volta è causata dalla sproporzione.
C’è una sproporzione del corpo. C’è una sproporzione dell’esistere. E c’è anche una sproporzione dello spirito.
Questa è la sproporzione più grave; e quindi, di conseguenza, anche la più mostruosa.
Non c’è infatti pericolo più grande per l’uomo che tradire il suo essere uomo.
L’uomo che si fa bestia fa danni incalcolabili, a sé e agli altri.
Ma fa danni incalcolabili anche l’uomo che pretende farsi Dio. Anzi, questi danni sono maggiori.
Si tratta di una vera e propria rovina!
Il mondo attuale è un mondo in rovina.
La parola “rovina” viene dal latino “ruere“, che significa “rovesciare“.
E infatti il nostro è un mondo rovesciato. Ciò che è normale spesso viene ritenuto anormale e ciò che è anormale, normale.
E tutto questo perché non si è voluto accettare la propria miseria.
Eppure la miseria dell’uomo è il riflesso di un ordine in cui l’uomo è uomo e Dio è Dio.
Invece, il desiderio della potenza è il delirio che genera mostruosità e rovina.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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