LA SOSTA – Caro Santo Padre, non è sbagliato dire che la Madonna possa fermare il “braccio” di Suo Figlio

Cari pellegrini, il Papa nella consuete conferenze-stampa che fa sugli aerei, tornando da Fatima, per rispondere ad una domanda di un giornalista, ha fatto cenno alle apparizioni mariane e ha detto che ritiene sbagliato e anche offensivo per Dio affermare che la Madonna possa frenare il “braccio” castigatore di Gesù. Perché questo sembrerebbe -per il Papa- un voler far intendere che la Madonna sia più buona di Gesù.

E invece, cari pellegrini, va detto che affermare che la Madonna possa “frenare il braccio” di Gesù non solo non è sbagliato, ma -riteniamo- sia anche teologicamente giusto.

Intercedere in favore di qualcuno spetta a chi è inferiore, non a chi è superiore. La Vergine Santissima intercede perché è Colei che può chiedere per noi in quanto anch’Ella creatura. Un potere che ovviamente le è dato dal suo essere piena di Grazia e dal suo essere, grazie al mistero dell’unione ipostatica (l’Incarnazione), veramente Madre di Dio.

La Storia della Salvezza è piena di famosi casi di intercessione. Quando Abramo pregò a favore di Sodoma non era per ottenere da Dio l’allontanamento del castigo? Ovviamente ciò non significava che in quel momento Abramo fosse più buono di Dio.

Cari pellegrini, tutto questo rientra nel mistero di Dio.

Chi ci ha donato la Vergine Santissima e il suo incommensurabile potere d’intercessione? Non è stato forse Dio?

E’ Dio che ha voluto questa “economia” salvifica. E’ Lui che vuole che passiamo attraverso Maria. Così come è Lui che vuole che passiamo attraverso le libere decisioni dei suoi ministri. Un sacerdote che dovesse decidere di non dare l’assoluzione a un penitente, fa sì che il sacramento non venga amministrato; un sacerdote che dovesse decidere di non celebrare il Sacrificio Eucaristico, fa sì che la Messa non ci sia. E -per fare un esempio ancora più calzante- una mamma che decidesse di non fare bene la mamma, fa sì che un bambino non benefici adeguatamente della maternità.

Dio ha deciso questa “economia” e Dio stesso si “sottopone” a ciò che ha deciso.

Se poi, cari pellegrini, ci chiediamo il perché di tutto questo, la risposta diventa più difficile, ma possibile.

Dio vuole che amiamo tanto Sua Madre, perché è Lui il primo ad amarla… e l’ama di un amore infinito.

Dio vuole che capiamo quanto potere Le ha affidato e che cogliamo la necessità di farci accompagnare da Lei.

Scrive sant’Alfonso nelle sue Glorie di Maria: San Bernardo dice: « Guarda, o uomo, il disegno di Dio, disegno di pietà », per poter dispensare a noi con più abbondanza la sua misericordia: « volendo redimere il genere umano, egli ha posto tutto il valore della redenzione nelle mani di Maria», affinché ella lo dispensi a suo piacimento. Dio ordinò a Mosè: « Farai un propiziatorio d’oro puro… E di là che ti dirò tutto quello che ti ordino » (Es 25,17.22). « Questo propiziatorio, dice un autore, è Maria, ed è dato da Dio a tutto il mondo. Da lì il nostro clementissimo Signore parla al cuore, da lì dà risposte di bontà e di perdono, da lì elargisce i doni, da lì ci viene ogni bene». Perciò, dice sant’Ireneo, il Verbo divino, prima d’incarnarsi nel seno di Maria, mandò l’arcangelo a chiedere il suo consenso, perché volle che da Maria derivasse al mondo il mistero dell’Incarnazione: « Perché senza il consenso di Maria, non si compie il mistero dell’Incarnazione? Perché Dio vuole che ella sia il principio di tutti i beni».

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