Povero pastorello d’Aragona, san Pasquale entrò a ventiquattro anni, come fratello converso, nell’Ordine dei Frati Minori scalzi, dove divenne un modello d’austerità, d’obbedienza e d’assoluta povertà. La sua meditazione delle cose di Dio era così profonda che lo traeva sovente in estasi; animato da una grande devozione verso l’Eucaristia, passava delle ore in preghiera davanti al tabernacolo. San Pasquale morì il 17 maggio 1592. Leone XIII l’ha proclamato patrono dei congressi e di tutte le opere eucaristiche.
Introito
(Salmo 36,30-31 e 1)
Il giusto parla con sapienza, la sua lingua proferisce cose giuste: egli conserva in cuore la legge del suo Dio.
Non ti adirare contro i malvagi e non invidiare quanti compiono il male.
Lettura
(Ecclesiastico 31,8-11)
Beato l’uomo che si trova senza macchia e che non corre dietro all’oro. Chi è costui? Lo proclameremo beato, perché ha compiuto meraviglie in mezzo al suo popolo. Chi ha subìto questa prova ed è risultato perfetto? Sarà per lui un titolo di vanto. Chi poteva trasgredire e non ha trasgredito, fare il male e non lo ha fatto? Per questo si consolideranno i suoi beni e l’assemblea celebrerà le sue beneficenze.
Vangelo
(Luca 12,35-40)
Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Sappiate bene questo: se il padrone di casa sapesse a che ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate».
Meditazione
- “Siate pronti, con la cintura ai fianchi…” dice Gesù.
- Siate pronti, cioè siate vigilanti.
- Non un solo minuto, anzi non un solo attimo, deve essere vissuto senza il Signore.
- Tutto deve essere fatto nella sua Grazia.
- Solo così, ogni cosa che si compie, anche la più apparentemente insignificante, avrà un valore infinito e varrà per la vita terna.
Colloquio
- Signore, l’importante non è fare chissà che cosa, ma essere con Te.
- Se mi chiami a compiere solo le cose più banali, l’importante è che ciò che faccio e debbo fare sia risposta alla tua chiamata.
- Questo solo conta.
- Certo, non so a cosa io possa servirti, ma so che Tu vuoi comunque servirti di me.
- E ciò deve costituire la mia letizia.
- Regina dello Splendore, aiutami affinché, minuto dopo minuto e attimo dopo attimo, confermi la mia fedeltà al Tuo Divin Figlio.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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