Per dare una definizione di vita interiore, dobbiamo dire che la vita interiore è la vita dello spirito.
Come si fa a capire che l’uomo ha lo spirito? Sarebbe lungo rispondere, però può bastare ciò che diremo adesso. Se l’uomo fosse solo il suo corpo, non potrebbe andare oltre una conoscenza superficiale. Egli, invece, possiede la conoscenza concettuale. Può dunque andare oltre la materia cogliendo l’essenza delle cose. L’essenza delle cose sono realtà spirituali, ora, se l’uomo non avesse lo spirito, non le potrebbe cogliere. Proprio per la conoscenza concettuale l’uomo (e non l’animale) ha la possibilità di progredire, di produrre arte, di riflettere sulle grandi questioni del vivere.
La vita interiore, in quanto conversazione con se stessi, tende a farsi anche conversazione con Dio. Padre Réginald Garrigou-Lagrange (1877-1964) scrive nel suo Le tre età della vita interiore, volume II: La vita interiore, come può facilmente concepirsi da ognuno, è una forma elevata della conversazione intima che ciascuno di noi fa con se stesso non appena si ritrova solo, sia pure in mezzo al tumulto delle vie di una grande città. (…) Se cerca seriamente la verità e il bene, questa conversazione intima con se medesimo tende a diventare conversazione con Dio (…). Tale è la vita interiore; e non v’è uomo sincero che non possa riconoscerlo senza difficoltà.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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