Molti per giustificare un certo dialogo interreligioso portato all’estremo affermano che si possa comunque conoscere Dio in maniera vera, anche se parziale. Ma ciò non è possibile. Il motivo sta nel fatto che Dio (essere in quanto essere) è una realtà massimamente semplice e non composta, cioè non è costituito da parti; per cui non è possibile conoscere una parte di Dio e non un’altra che di fatto non esiste.
San Tommaso a riguardo è molto chiaro dicendo: “Se essi (i pagani) avevano una certa conoscenza speculativa di Dio, questa era mischiata a numerosi errori: alcuni lo privavano della provvidenza su tutte le cose, altri ne facevano l’anima del mondo, altri adoravano simultaneamente altre divinità. E’ per questo che si dice che ignoravano Dio. Se le realtà composte possono essere parzialmente conosciute e parzialmente ignorate, le cose semplici, invece, sono semplicemente ignorate nel momento in cui non sono conosciute totalmente. Dunque, se certuni si sbagliano, anche su poche cose, nella conoscenza di Dio, si dice che essi lo ignorano totalmente“.
Altra cosa è affermare che Dio non lo si possa comprendere totalmente, nel senso di poter con il nostro intelletto esaurire il suo mistero. Ciò perché Dio è infinito, mentre la nostra intelligenza è limitata. Per esempio, la nostra intelligenza può arrivare alla certezza dell’esistenza di Dio, ma non può capire come faccia Dio ad esistere dall’eternità.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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