La posizione dello sguardo, il privilegio dell’osservazione, il partire dal vedere e dal constatare è non solo la posizione più ragionevole, ma anche quella più intelligente. La parola “intelligenza” viene dal latino “intus-legit” che significa “leggere dentro”. L’intelligenza, pertanto, implica non una conoscenza superficiale ma una conoscenza dentro la realtà. Appunto: la realtà! L’intelligenza ha bisogno della realtà, non ne può fare a meno. Se la realtà non esistesse, non ci sarebbe modo di poter esercitare l’intelligenza, non ci sarebbe modo di essere intelligenti. Ed è la realtà che ci rimanda alla bellezza della Verità Cattolica … perché tutto è cattolico, perché tutto è di Dio!
Quante cose ingombrano. Quante cose, ormai inutili, danno fastidio perché impediscono ad altre cose di poter essere subito trovate quando se ne ha necessità. Quante volte occorre far pulizia. Anzi, costantemente occorre farlo.
Ma tutto quello che accaduto non può -e non deve- sparire di colpo. Avere una simile pretesa vuol dire considerare superficialmente la vita. Credere che ciò che sia passato, non sia mai esistito non solo è un’illusione, ma non è neanche giusto, perché la realtà non può dissolversi. La realtà è realtà, non capricciosa immaginazione. L’importante è che trionfi il desiderio di far pulizia: di allontanarsi da ciò che non può più far parte della nostra vita, risolvere ciò che è problematico, ripulire ciò che è sporco, allontanare ciò che è pericoloso, liberarsi da ciò che è intriso di menzogna.
Il cestino è pieno di cartacce. Esse ci ricordano che sono state dinanzi al nostro sguardo. Continuerebbero a raccontare, ma dal momento che quei racconti non fanno parte più di noi, è bene che siano lì, nel cestino, affinché non ingombrino l’ordine e la pulizia della “scrivania” della nostra vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
Be the first to comment on "APOLOGETICA OSSERVANDO…un cestino"