BORRACCIA – Festa di Cristo Re

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Dice Gesù: “Cercate in primo luogo il Regno di Dio e la sua giustizia, e il resto vi sarà dato in sovrappiù.”
(Matteo 6)

I SORSI

1

Cari pellegrini, guardate l’immagine di questa borraccia. E’ un falco di montagna che sta volando. Ma l’immagine è un po’ particolare. Il corpo del volatile è quasi trasparente, tant’è che dietro di lui si scorge perfettamente la montagna. E’ una foto “strana”; è come se ci volesse far vedere il falco, ma anche quel poco di paesaggio che è possibile scorgere. Quasi a dirci: non è solo l’uccello ad essere protagonista della foto, ma anche il luogo dove questo sta volando.

2

Riflettiamo allora su due elementi che devono caratterizzare il nostro “cammino”. Da una parte la méta che vogliamo raggiungere, dall’altra il metodo con cui vogliamo procedere.

3

Noi non abbiamo le ali, non possiamo volare; ma se le avessimo, vedremmo meglio o peggio i paesaggi che si alternano nel nostro viaggiare? La risposta è ovvia: li vedremmo molto meglio.

4

Quando avviene qualcosa di illecito (una rapina con relativa fuga dei delinquenti) oppure qualcosa che potrebbe essere potenzialmente pericoloso (il rischio che delle tifoserie calcistiche rivali possano entrare in contatto), le Forze dell’Ordine fanno sempre entrare in azione gli elicotteri per sorvolare la zona e cercare di scorgere eventuali pericoli o situazioni che da terra sarebbe difficile scorgere. E quando -per esempio- si scorge la fuga di qualcuno che deve essere acciuffato, stando in alto, l’equipaggio può trasmettere a terra la distanza del fuggitivo. Insomma, tutto questo perché si sta in alto.

5

Quando si è in alto le cose della terra si “guardano” meglio. Quando si guarda in cielo, paradossalmente si cammina meglio… e si capisce meglio la terra. Senza il Cielo, la terra non è niente.

6

Ma non solo senza il Cielo la terra non è niente; senza il Cielo, la terra sembra insignificante e quasi sfugge allo sguardo. Ecco il senso della foto che abbiamo scelto come immagine per questa borraccia: il falco è trasparente, perché, volando, vuol farci vedere il paesaggio; e le sue ali, invece di coprire le montagne, ne diventano “filtro” di osservazione.

7

Ed ecco il senso delle parole di Gesù che formano l’acqua di questa borraccia: “Cercate in primo luogo il Regno di Dio e la sua giustizia, e il resto vi sarà dato in sovrappiù.”

8

Cari pellegrini, come, guardando il cielo, la terra diventa più osservabile, così se si pensa primariamente al Paradiso, anche gli affanni per la vita di questo mondo si affievoliscono, prendono senso, si ordinano e più non ingombrano impietosamente il nostro vivere.

Al Signore Gesù

Signore, tu mi conosci bene.

Conosci i miei affanni e le mie eccessive preoccupazioni.

Sai bene che molte volte cado pensando che tutto sommato la vita sia solo nelle mie mani… e mi faccio prendere dall’agitazione.

Come sono stolto, Signore.

Tu ci sei e sei il Re della mia vita.

Un Re buono. Ebbene, quale Re buono non provvede per i suoi sudditi?

Tu sei un Padre amorevole. Quale padre non si preoccupa continuamente dei propri figli, arrivando a togliersi il cibo pur di sfamarli?

Signore, guariscimi e perdona la mia poca fede. Fa che non mi affanni più. Un conto è dovermi occupare delle mie faccende, altro è dovermene preoccupare.

Le tue parole di dover cercare prima di tutto il Tuo Regno mi fanno meditare anche su altro.

Penso a dove sta andando la Tua Chiesa in questa pazza rincorsa alla mentalità del Mondo.

Penso a quanti tuoi ministri si preoccupano più di piacere al Mondo che non a Te.

Penso a quanti tuoi ministri ti dovrebbero servire non pensando affatto a se stessi; e invece pensano solo alla propria fama e carriera.

Penso a tutta questa follia di rinunciare al Tuo meraviglioso Regno per accontentarsi del misero regno del potere e dell’ambizione.

Se anch’io, Signore, dovessi cadere in questa tentazione, ti chiedo di utilizzare tutti i mezzi per correggermi e salvare la mia intelligenza… perché di questione d’intelligenza si tratta.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu che sei la mamma di questo Re meraviglioso che è il Tuo Divin Figlio, Tu che sei Regina dell’universo intero, degli angeli e di tutto il Paradiso, fa che possa sempre vivere con un solo desiderio: essere per tutta l’eternità con Te e con il Tuo Divin Figlio.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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