BORRACCIA – 28 novembre

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

La maggior parte degli uomini ha il gusto depravato, e si possono, a buon diritto, chiamare stolti, perché agiscono con stoltezza, cercando, almeno in pratica, il loro ultimo fine non in Dio, ma nella creatura.

(Padre Louis Lallemant S.J.)

I SORSI

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Cari pellegrini, immaginiamo questa scena surreale. Andiamo in una buona trattoria, una di quelle dove si cucina benissimo. Ci sediamo al tavolo e il cameriere viene a comunicarci: “Oggi abbiamo a disposizione solo due piatti. Possiamo offrirvi degli squisitissimi spaghetti alla carbonara o un piatto con una sola patata lessa scondita”. Immaginiamo che non solo qualcuno si metta a pensare, quasi fosse del tutto naturale l’indecisione, ma addirittura che più di uno arrivi finanche a preferire la patata lessa agli spaghetti alla carbonara. Se accadesse -diciamocela tutta- ci sarebbero gli estremi per temere della sanità mentale di costoro.

2

Nell’acqua di questa borraccia padre Louis Lallemant (1578-1635) va giù deciso: chi preferisce le creature a Dio ha un gusto depravato.

3

Insomma è una questione di gusto, punto e basta!

4

Ma attenzione: di gusto depravato.

5

Il termine “depravato” viene da “de-pravus”, che vuol dire “deforme”. La deformità è l’irregolarità senza bellezza, un’irregolarità che è perfino mostruosa tanto diviene difficile ad osservarla. La deformità è ciò che va contro l’ordine naturale delle cose.

6

Ebbene, preferire le creature a Dio è un andare contro l’ordine naturale delle cose.

7

Chi sceglie come ultimo fine le creature, non sceglie il Fine, ma la fine.

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Sceglie la fine dell’Ideale.

9

Sceglie la fine della Gloria.

10

Sceglie la fine dell’Eterno.

11

Chi sceglie le creature al posto di Dio, e si illude che così facendo possa godere della vita, in realtà sceglie di smarrire il sapore della vita. Perché nessuna creatura ha la capacità, come Dio, di poter rispondere al mistero della vita.

14

Chi sceglie le creature al posto di Dio, sceglie follemente il cibo che non ha sapore, piuttosto quello che è stato preparato con cura.

Al Signore Gesù

Signore, Tu sei il mio unico fine.

Non permettere che possa preferire altro a Te.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei la purezza per eccellenza, perché sei piena di Dio.

Nei tuoi pensieri altro non c’è che Dio.

Guarisci la mia depravazione di poter relegare Dio dopo qualcos’altro.

Vengo da Te, Madre, per beneficiare della tua scelta di vivere solo per Dio.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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