SOSTA – Impossibilitati a pregare? Anche allora si deve fare la volontà di Dio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Da La divinizzazione della sofferenza di padre Adolphe Tanquerey, Verona 2021, pp.119-120


Padre Adolphe Tanquerey, nel suo La divinizzazione della sofferenza, scrive: “Soffriamo talvolta anche della privazione di alcune pratiche di pietà, quando per un certo periodo ci divengono impraticabili a causa di malattie, infermità o altri ostacoli. Ricordiamo allora cosa interiormente disse Dio a un santo religioso, padre Balthazar Alvarez: ‘La Mia gloria non è in questa o quell’opera, ma nel compimento della Mia volontà. Ora chi sa meglio di Me che cosa Mi renda gloria?’.”

Ed è proprio così. Se in una circostanza particolare non si ha la possibilità di pregare come un tempo è perché Dio stesso sta permettendo quella situazione. Non bisogna pertanto angustiarsi, ma servire Dio in quella circostanza. Un giorno, si lamentò con san Pio da Pietrelcina un suo figlio spirituale, il quale, a causa di un’infermità che ogni tanto si riacutizzava, non poteva più andare a Messa ogni giorno. San Pio gli disse: “Fai la volontà di Dio e ricordati che quando vai in Chiesa, la Messa l’ascolti; ma quando sei nel letto a soffrire, la Messa la celebri!” E il Santo alludeva all’importanza di offrire le proprie sofferenze a Cristo crocifisso.


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