APOLOGETICA CONTEMPLANDO L’ARTE – “Primavera” (William Mac Taggart)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che sia importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”


William Mac Taggart (1835-1910), Primavera

La primavera è iniziata.

Finalmente due bimbe possono stare in campagna senza patire il freddo, anzi ammirando la natura rinata.

Si saranno sbizzarrite, perché sono stanche. Una è finanche sdraiata a terra a rimirare dei fiorellini.

Siamo nella perfetta coincidenza di natura e personaggi.

Cosa può esserci di più “primaverile” di due bambini?

Il bambino è nella “primavera” della vita. Tutto sta sbocciando in lui.

Ci si potrebbe, però, intristire nell’osservare questa scena, perché perché anche per quelle due bambine la primavera finirà.

Ogni primavera introduce sì all’estate, ma avvicina all’inverno.

Eppure, se ci facessimo prendere da una tale tristezza, questa sarebbe una tristezza che non saprebbe cogliere la differenza tra primavera e primavera. Un conto è quella della stagione; altro è quella della vita vera.

C’è una primavera che non finisce mai.

C’è una primavera che non avvicina ad alcun inverno.

E’ per chi sceglie la perennità dell’Eternità e non la dissoluzione folle del Tempo.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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