MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – San Bibiana, Vergine e Martire (IV secolo)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Il Santo

Non abbiamo notizie precise riguardo la vita di questa santa, alla quale papa Simplicio, nel V secolo, dedicò una chiesa sull’Esquilino. Eppure il culto di Bibiana è stato assai vivace, forse anche grazie al suo nome, che ha la stessa origine del nome di Viviana: un nome, nell’etimologia popolare, legato al verbo «vivere», e quindi sinonimo di vitalità, vivacità, e augurio di spirituale sopravvivenza. Secondo la «Passio Bibianae», questa santa sarebbe una delle vittime della persecuzione anticristiana dell’imperatore Giuliano l’Apostata (361 – 363), un devoto pagano che ostacolò la fede cristiana nonostante la libertà di culto proclamata grazie a Costantino nel 313. Secondo questa Passio, priva di valore storico, il governatore Apronio avrebbe mandato a morte i coniugi Fausto e Dafrosa, per impadronirsi dei loro beni. Poi volle costringere all’apostasia le loro figlie: Demetria e Bibiana. La prima sarebbe morta sotto tortura, mentre Bibiana, salda nella propria fede, dopo aver subito ogni tipo di angheria fu legata alla colonna e flagellata a morte. La chiesa sull’Esquilino sorgerebbe sulla tomba della martire. (Fonte: santiebeati.it)


Introito

(Salmo 118,95-96)

I malvagi mi spiarono per rovinarmi; io però badavo ai tuoi insegnamenti, o Signore; poiché di ogni cosa ho veduto un limite, non già alla perfezione della tua Legge.

(Salmo 118,1)

Beato chi è perfetto nel suo cammino, chi procede secondo la legge di Dio.


Epistola

(Ecclesiastico 51,13-17)

Alzai la voce da questa terra e dall’orlo della tomba gridai aiuto, e pregai: “O Signore, mio Padre sei Tu; sì, Tu sei il campione della mia salvezza. Non mi abbandonare nel giorno d’angoscia, nel giorno di rovina e di desolazione. Senza posa loderò il tuo Nome, di te mi ricorderò nella preghiera”. E il Signore ascoltò la mia voce, e porse orecchio alla mia supplica; mi liberò da ogni male e mi salvò nel giorno della sventura. Perciò canto l’inno di lode e di grazie, e benedico il Nome del Signore.


Graduale

(Salmo 45,6; 45,5)

Dio le sarà d’aiuto col suo sguardo; Dio è in lei, ed essa non vacilla. Un fiume rallegra col suo corso la città di Dio; l’Altissimo ha santificato la sua dimora. Alleluia, alleluia.


Vangelo

(Matteo 13,44-52)

Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo. Il regno dei cieli è simile ad un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra. Il regno dei cieli è simile anche ad una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti. Avete capito tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». Ed egli disse loro: «Per questo ogni scriba divenuto discepolo del regno dei cieli è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».


Meditazione

  1. Cosa ha fatto santa Bibiana e tanti altri santi martiri? Hanno fatto proprio ciò che dice Gesù nel Vangelo: hanno venduto tutti i loro averi e hanno comprato il campo dov’era nascosto il tesoro.
  2. Cosa sono gli averi? Tutto ciò che si ha di transitorio: il prestigio, il lavoro, gli affetti umani, la carriera, la propria vita.
  3. Conviene “vendere” tutto questo, che pure è un bene? Certo! Se serve per acquistare ciò che davvero conta: Dio e la vita eterna.
  4. Anzi, quando si fa questo, succede anche qualcosa di particolare, come dice Gesù in un altro passaggio del Vangelo. Succede che se si antepone il Regno di Dio, tutto ciò che inizialmente si perde lo si riacquista cento volte tanto: In verità vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna. (Marco 10)

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, aiutami a capire che ciò che unicamente conta nella vita è essere fedele al tuo Divin Figlio. Sceglierlo e non perderlo mai più.
  2. Con Te questo mi sarà davvero possibile.
  3. Con Te mai perderò il tuo Gesù.
  4. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

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