BELLEZZA DEL TEMPO – Mese di San Giuseppe (undicesimo giorno)

Fuggi in Egitto!

Pater noster – San Giuseppe, prega per noi!

La strage degli innocenti era prossima; già i soldati si disponevano ad eseguire l’ordine del re. San Giuseppe, ignaro del pericolo, quella notte riposava serenamente, quand’ecco apparirgli un Angelo del Signore e dirgli: Alzati, prendi il Bambino e sua Madre e fuggi in Egitto; rimani là finché io non te ne dia avviso, poiché Erode cercherà del Bambino per farlo morire. (Matteo 11,13). San Giuseppe avrebbe potuto presentare all’Angelo le sue difficoltà: Perché Dio non impedisce ad Erode di fare il male? Perché andare lontano e non nascondersi invece lì stesso, in un luogo sicuro?… Non basterebbe allontanarsi alquanto da Betlemme?… Perché andare proprio in Egitto?…  Niente di tutto ciò. Conosciuta la volontà di Dio, San Giuseppe non tardò ad eseguirla; si alzò dal letto, svegliò la Madonna, preparò l’occorrente e, mentre era ancora notte, partì da Betlemme. Con i mezzi di allora il viaggio non poté durare meno di una settimana. La Sacra Famiglia si stabilì vicino al Cairo e precisamente nel villaggio di Matarich, poco distante dal pozzo, che ancora oggi è chiamato il «pozzo di Maria». La tradizione dice che qui la Madonna veniva ad attingere acqua e a lavare i panni. In Egitto san Giuseppe attendeva al lavoro di falegname, rassegnato al volere di Dio in tutti quei disagi che sono tipici quando si vive in terra straniera. Intanto Gesù cresceva ed era il più dolce conforto dei genitori. Passato qualche tempo, quando ormai si erano acclimatati, l’Angelo del Signore apparve nuovamente di notte a san Giuseppe e gli disse: Prendi il Bambino e la Madre e ritorna nella terra d’Israele, poiché sono morti coloro che volevano uccidere il Bambino. (Matteo 2,20). Non discusse l’ordine divino e s’accinse a partire. Giunto al confine della Palestina, s’informò chi fosse il re della Giudea e seppe che regnava Archelao, figlio del defunto Erode. Questa notizia lo turbò e lo lasciò perplesso sulla scelta della dimora: E’ prudente stabilirmi in Giudea? O è meglio ritornare in Galilea a Nazareth?… Illuminato da Dio, decise di andare a Nazareth, in tal modo Gesù sarebbe sfuggito al controllo del re Archelao. Nella fuga in Egitto, come del resto in ogni triste circostanza, rifulsero in san Giuseppe l’abbandono in Dio, la pronta ubbidienza ai cenni dell’Angelo, la fortezza nel superare le avversità e la grande prudenza.

Esempio

Il Vescovo Monsignor Comboni intraprese molte opere di bene; la principale fu quella delle Missioni. Prevedendo che gli sarebbe stato necessario molto denaro, ebbe l’idea di eleggere san Giuseppe economo generale delle sue opere. Nelle necessità si rivolgeva a lui; e per essere più animato alla fiducia, teneva sul tavolo la statua del Santo. Un giorno il fornaio gli comunicò: “Eccellenza, sono venuto per avere il denaro del pane fornito ai suoi Missionari”. “Abbia un po’ di pazienza! Oggi sono al verde”. Rispose il Vescovo. Ma il fornaio protestò: “Non posso più attendere!” “Ritorni domani e l’avrà”. Lo rassicurò il prelato. Comboni non voleva mancare di parola. Non sapendo a chi rivolgersi, pregò san Giuseppe: “Se non mi mandate il denaro necessario, vi metto con la faccia al muro!”. Non ci deve sorprendere un gesto di questo genere. Non si trattò di disprezzo, ma di grande fede. E’ la tipica confidenza dei Santi. D’altronde perché cercava denaro il povero vescovo? Non certo per sé, ma per servire Dio e glorificarlo. Da lì a poco ricevette la visita di uno sconosciuto: “Eccellenza -disse questi- non mi chieda chi io sia e chi mi mandi qui. Ho soltanto da consegnarle questa busta”. Il Vescovo l’aprì e trovò il denaro necessario per pagare il pane; subito mandò a chiamare il fornaio. “Eccellenza -si stupì il fornaio- come ha fatto a trovare subito questo denaro?”. Comboni confidò candidamente: “Ci ha pensato san Giuseppe!”. “Sono meravigliato! -commentò il fornaio- E per esserle grato che mi salda tutto il debito, le lascio una offerta per le sue Missioni”. “Meglio così –soggiunse il Vescovo- sono doppiamente grato a san Giuseppe, il quale è un banchiere che non fallisce mai”.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri

Vuoi aiutarci a far conoscere quanto è bella la Verità Cattolica?

Print Friendly, PDF & Email
CONDIVIDI

Be the first to comment on "BELLEZZA DEL TEMPO – Mese di San Giuseppe (undicesimo giorno)"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*