SOSTA (morale) – Perché ci sono le guerre? Risponde san Pio da Pietrelcina

Rubrica a cura di Corrado Gnerre

Leggiamo da padre Ambrogio M.Canavesi, Un santo tra due guerre mondiali, in Il Settimanale di Padre pio, n.32, anno 2022: Per quanto san Pio condannasse la guerra con tutte le sue catastrofi umanitarie, il suo sguardo valutava le cose umane da un punto di vista soprannaturale, e da questo punto di vista soprannaturale la guerra, come tutti gli eventi drammatici che affliggono l’umanità, non è altro che una delle più sconvolgenti conseguenze del peccato. Così come il peccato originale ha introdotto nella storia umana il male alla sua radice, allo stesso modo l’accumularsi e il radicarsi dei peccati causa anche l’esplodere di venti drammatici, come punizione con cui Dio vuole correggere l’umanità e come esito scontato della malizia umana e delle rivalità tra uomini e popoli. L’entrata in guerra dell’Italia è infatti vista da san Pio come una grande punizione per il paese. (…) Dietro il fato già orribile della guerra, si nasconde la realtà ancora più orribile del peccato, un peccato tanto sociale e diffuso da aver trascinato il paese nella guerra. Così scrive alla figlia spirituale Raffaelina Cerase (23 maggio 1915): ‘Ciò che mi angustia, mi affligge, mi addolora, mi mette l’animo alla tortura, mi rende perplesso, mi fa tremare la mano e la lingua non è la guerra solamente a cui andiamo incontro, quanto i peccati dei quali noi italiani ci siamo resi colpevoli davanti al trono di Dio, peccati più abominevoli e, per conseguenza legittima, meritevoli di maggiori castighi.”‘

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1 Comment on "SOSTA (morale) – Perché ci sono le guerre? Risponde san Pio da Pietrelcina"

  1. Carla D'Agostino Ungaretti | 23 Ottobre 2023 at 9:05 | Rispondi

    Mi permetto di aggiungere un’umile glossa alle sante parole di Padre Pio. Quando i paesi interessati decidonon di entrare in guerra, vuol dire che i peccati da loro commessi sono talmente grossi che il demonio gongola di soddisfazione per l’ottimo lavoro compiuto nel manipolare le loro anime. Lo dimostra quello che sta succedendo in questo XXI secolo, quando credevamo ch le grandi istituzioni mondiali (ONU, NATO, UE e loro prodotti internazionali, come il conferimento degli inutili Premi Nobel per la Pace) avrebbero frenato i genocidi e le carneficine del secolo precedente. Non era vero niente: siamo sempre allo stesso punto e il Signore ci punisce, oltre che con le guerre, con i cataclismi, i terremoti, le epidemie, il terrorismo et similia. Possibile che il mondo non avverta la necessità di una mondiale “metànoia”? Ma il mondo non crede più a Dio.

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