QUARESIMA: Dobbiamo essere “torre” fondata su Cristo!

di Maria Bigazzi


Giunti alla Terza Domenica di Quaresima, il Signore ci viene incontro ricordandoci alcuni punti fondamentali per continuare il nostro cammino di preparazione per arrivare alla Pasqua.

Vediamo Gesù che instancabilmente guarisce gli ammalati nel fisico e nello spirito, eppure nonostante l’evidenza della divinità di Cristo, molti non lo vogliono riconoscere come tale, impedendo alla Grazia di Dio di toccare il loro cuore. Ancora oggi, dopo l’Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione di Gesù, tanti lo rinnegano e non credono in Lui. Altri, inoltre, affermano che crederebbero solo se vedessero il Signore operare visibilmente miracoli o segni dal Cielo.

Lo stesso chiesero a Gesù alcuni della folla presente alla guarigione dell’indemoniato muto. Tale richiesta non serviva loro per essere rafforzati nella Fede, ma per metterlo alla prova e screditarne l’operato. Essi, addirittura lo accusarono di scacciare i demoni nel nome di Beelzebùl, capo dei demoni.

Ma Gesù che conosce ogni pensiero, ferito dalla durezza dei cuori degli uomini, insegna loro e proclama incessantemente la verità. “Quanta perversità – affermava il servo di Dio don Dolindo Ruotolo – si annida nel cuore dell’uomo, quando si ostina a non vedere la verità!”.

Il Signore ci ha riempito di segni e di doni, e ci ha donato il Suo stesso Figlio Unigenito per la nostra salvezza. Il Suo Amore per noi è talmente grande, che nonostante la perversità dell’uomo e la sua ostinazione nel peccato, Egli non si risparmia, rimanendo presente notte e giorno nella santissima Eucaristia. Continuamente esposto a insulti, a irriverenze, e peggio a profanazioni, blasfemie e bestemmie, Egli continua ad amarci e ad indicarci la via della Verità.

Questo è il primo punto su cui dobbiamo soffermarci: ritornare a Cristo, a Lui che è Via, Verità e Vita. È da stolti continuare a rimandare e ad offendere Dio senza preoccuparci delle conseguenze. Egli ci ricorda che “Chi non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde” (Lc 11, 23). Se rifiutiamo Dio, siamo contro di Lui, e se siamo contro di Lui non possiamo trovare la salvezza, perché se conosciamo la verità e viviamo nell’errore, la pena sarà eterna.

Come Padre buono, Dio ci aspetta fino all’ultimo, sempre che noi siamo disposti a convertirci e a pentirci amaramente, ma come giusto giudice Egli ci giudicherà con giustizia e rettitudine, e neanche una sola negligenza sfuggirà alla sua sentenza. La responsabilità che abbiamo è davvero grande, e questo periodo di Quaresima è un invito e un’occasione per rimettersi sul giusto cammino.

Gesù poi ci insegna che se lasciamo spazio al maligno, senza voler riconoscere e vivere la verità, verremo sconfitti e depredati di tutte le ricchezze che Dio ci ha dato. Infatti “quando un uomo forte, bene armato, fa la guardia al suo palazzo, ciò che possiede è al sicuro. Ma se arriva uno più forte di lui e lo vince, gli strappa via le armi nelle quali confidava e ne spartisce il bottino” (Lc 11. 21-22).

Inoltre, come altro punto fondamentale, il Signore ci indica una via privilegiata per camminare saldamente sulla strada giusta, ossia la Sua Santissima Madre Maria a cui dobbiamo ricorrere incessantemente e con fedele devozione. Infatti, Gesù rispondendo alla donna che dalla folla alza la voce dicendo “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!”, ci ricorda: “Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!”.

In tale risposta vi è un elogio alla Vergine Maria da parte del Figlio Suo, in quanto chi più di Lei ha ascoltato e messo in pratica la Parola di Dio osservandola pienamente! Ugualmente siamo chiamati noi, sull’esempio della nostra Celeste Madre, alla quale desideriamo affidare questa terza settimana di Quaresima, assieme al Suo purissimo Sposo san Giuseppe di cui celebriamo la memoria in questi prossimi giorni, affinché ci aiutino ad ottenere una vera conversione del nostro cuore.

Scriveva Dante nella sua Divina Commedia (Purgatorio, canto V): “Vien dietro a me, e lascia dir le genti: sta come torre ferma, che non crolla già mai la cima per soffiar di venti”. Così sia anche la nostra vita, come torre ferma in Cristo Gesù!


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