LITURGIA – San Pio V, papa e confessore (1504-1572)

Nato nel 1504, san Pio V era entrato a 14 anni nell’Ordine dei Frati Predicatori; ne aveva 62 quando fu chiamato al pontificato. Quantunque brevissimo, il suo regno fu uno dei più fecondi del XVI secolo. Al protestantesimo che aveva proclamato la riforma, Pio V replicò con l’applicazione dei decreti del Concilio di Trento sulla riforma della Chiesa; propugnò con ardore il ritorno del clero alla disciplina ecclesiastica. Contro l’Islam che minacciava l’Occidente, riuscì a coalizzare le forze cristiane e, con preghiere pubbliche, organizzate ovunque dietro suo invito, ottenne la vittoria decisiva di Lepanto nel 1571. Morì l’anno seguente, il 1° maggio 1572. A san Pio V si deve pure una riforma dei testi liturgici.  


Introito

(Giovanni 21,15-17 e Salmo 29,1)

Simon Pietro, se Mi ami, pasci i miei agnelli: pasci le mie pecorelle.

Io ti glorificherò, o Signore, perché mi hai soccorso e non hai permesso ai miei nemici di ridersi di me.


Lettura

(1 San Pietro 5,1-4, 10,11)

Carissimi, quanto ai vostri presbiteri, ecco le esortazioni che io, loro compresbitero e testimone delle sofferenze di Cristo, partecipe anche della gloria che deve manifestarsi, indirizzo loro. Pascete il gregge di Dio che è tra voi, fungendo da ispettori non per forza, ma volentieri per amor di Dio, non per vile interesse, ma per entusiasmo di zelo; non facendola quasi da padroni sui fedeli toccativi in sorte, ma piuttosto diventando modelli del gregge. Allora, quando apparirà il sovrano Pastore, otterrete l’indistruttibile corona di gloria. Il Dio di ogni grazia che vi chiamò all’eterna sua gloria in Cristo Gesù, dopo un breve soffrire, vi darà Egli stesso perfezione, fermezza, fortezza e stabilità. A Lui la gloria e il potere nei secoli.


Vangelo

(Matteo 16,13-19)

Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarèa di Filippo, chiese ai suoi discepoli: «La gente chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».


Meditazione
  1. L’Introito dice: “Non hai permesso ai tuoi nemici di ridere di me…“.
  2. Certo, si tratta di una vittoria che verrà. Adesso accade ciò che accade e il mondo potrebbe anche avere un’apparente vittoria.
  3. Ma nell’eternità tutto cambierà. Il bene definitivamente trionferà e il male definitivamente soccomberà. Per ora bisogna resistere, rimanere fedeli, ancorarsi -costi quel che costi- alla verità che è Cristo Crocifisso.
  4. E’ piuttosto il cristiano che deve “ridere” del mondo. Di quel mondo che pretenderebbe offrire piccole risposte all’uomo senza dare la Risposta. Che pretenderebbe sollevare l’uomo dalle pene senza offrire un senso a queste pene.
  5. Chi sceglie la Croce di Cristo, sceglie la logica, sceglie il buon senso… sceglie la Verità.

Colloquio
  1. Signore, che io possa sempre abbracciare la Tua Croce.
  2. Tu aiutami a portarla e a rimanerle fedele.
  3. Regina dello Splendore, guidami tu, tienimi la mano, sta a fianco a me, osservami continuamente così che io mai possa allontanarmi dalla Croce del Tuo Divin Figlio.

Dio è Verità, Bontà e bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri 


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