Lo Sguardo – … guardando un albero

Tree in the field

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


La posizione dello sguardo, il privilegio dell’osservazione, il partire dal vedere e dal constatare è non solo la posizione più ragionevole, ma anche quella più intelligente. La parola “intelligenza” viene dal latino “intus-legit” che significa “leggere dentro”. L’intelligenza, pertanto, implica non una conoscenza superficiale ma una conoscenza dentro la realtà. Appunto: la realtà! L’intelligenza ha bisogno della realtà, non ne può fare a meno. Se la realtà non esistesse, non ci sarebbe modo di poter esercitare l’intelligenza, non ci sarebbe modo di essere intelligenti. Ed è la realtà che ci rimanda alla bellezza della Verità Cattolica … perché tutto è cattolico, perché tutto è di Dio!’


L’albero ha radici, un tronco, dei rami e delle fronde.

Guardiamolo così come ci guida ordinariamente lo vista.

Dapprima vediamo le fronde; e anche se fosse un albero senza foglie a causa dell’inverno, verremmo ugualmente colpiti da ciò che appare più evidente: i rami e le fronde.

Ma questa evidenza ci conduce a ciò che vi è immediatamente sotto: il tronco.

E capiamo che la bellezza, la maestosità o semplicemente la corona delle fronde esiste perché c’è qualcosa che regge il tutto, e questo qualcosa è appunto il tronco.

Poi c’è ciò che non si vede, e che è ancora più importante: le radici. Esse non solo sono necessarie (quando si ammalano, per l’albero è finita), ma sono anche più ampie delle fronde stesse.

Se si riflettete bene, ogni albero è un simbolo della vita.

La vita si mostra per quello che è: le fronde.

Ma ciò che si vede è sempre esito di una storia, di un itinerario, di una crescita: il tronco.

E il tutto si regge su ciò che non si vede, ma che è più importante: l’anima, cioè le radici.

L’anima, pur non vedendosi e pur essendo forma organica del corpo (come dice la buona filosofia), è più ampia del corpo stesso. Come le radici, che non si vedono ma che sono più ampie della grandezza delle fronde.

E l’anima, quando si ammala con il peccato, fa morire lentamente il corpo, anche se sembra che visibilmente il corpo non mostri segni di decadimento. Anche questo è come le radici dell’albero: le quali, quando si ammalano, non seccano immediatamente il fusto e le fronde, ma lentamente conducono la pianta alla morte.


Dio è verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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