Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Il popolo è ben altra cosa rispetto alla massa. La massa è qualcosa d’informe, che, pertanto, si lascia facilmente plasmare. Il popolo no. Esso ha una sua identità, una sua storia, delle radici. Ha un vissuto che gli permette di giudicare con buon senso il reale. E questo lo conforta di un’eredità: la saggezza. Certo, i popoli non sono uguali; perché le culture non sono uguali. C’è chi ha conquistato il Vero. Chi lo ha atteso. Chi lo ha rifiutato. Chi se ne è allontanato. Ma al di là di questo, ciò che è di natura percepisce il senso delle cose e il mistero del vivere. E, proprio perché Dio ha fatto sì che la natura fosse predisposta all’accoglienza della Grazia, non c’è buon senso popolare che non manifesta questo desiderio; al di là di ciò che la Storia dei singoli popoli partorisce. Ecco perché si può capire l’unicità e la bellezza della Verità Cattolica anche attraverso il buon senso di tutti i popoli.
Se non si crede nella vita eterna e quindi nel giudizio di Dio, è certamente meglio comandare che ubbidire; meglio avere più potere che averne di meno.
Ma se la vita eterna esiste ed esiste anche il giudizio di Dio, allora la situazione si inverte ed è meglio -molto meglio!- ubbidire che comandare.
Ubbidendo, in un certo qual modo non si sbaglia mai.
Comandando, invece, ci si assume delle responsabilità enormi.
Solo un uomo stolto può credere che per essere felice ciò che gli serva sia il potere.
Certo, se Dio vuole il potere per lui, non può esimersi. Ma è da stupidi ricercarlo.
Chi cerca a tutti costi il potere, è come se cercasse la propria condanna. E’ come se sfidasse follemente il pericolo.
Il bravo soldato no.
Il bravo soldato sa accettare e appassionarsi al suo ruolo, per attendere tutto dall’alto.
Il bravo soldato attende di ubbidire al proprio comandante, sapendo che solo così diverrà davvero potente.
Potente su se stesso e le proprie fallimentari tentazioni… di potere.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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