SOSTA – L’angelo custode rimane accanto anche nello stato di peccato?

Per rispondere a questa domanda leggiamo cosa dice san Pio da Pietrelcina disse ad una sua figlia spirituale: “Quando pecchiamo, mettiamo Dio fuori dalla nostra anima, ed Egli, rispettando la nostra libertà, si allontana. Ma comanda all’angelo custode di rimanerci accanto. Cosa che il buon servitore del Signore e nostro fa fino alla nostra morte. Solo quando, se noi nell’ultimo istante della nostra vita, decidiamo di rifiutare il nostro creatore per sempre, egli ci lascia e ritorna in paradiso”. Dunque, la misericordia di Dio fa sì che l’angelo custode rimanga a fianco del peccatore. E’ però evidente che la sua efficacia e le preghiere che il peccatore dovesse rivolgergli sarebbero meno fruttuose. Ma egli sta lì, con la speranza che l’anima ritorni in grazia. L’angelo custode rimane come un soldato che non vede l’ora che il suo comandante si faccia finalmente prendere dal desiderio di ordinare la battaglia contro il nemico. Fin quando il comandante persiste a gozzovigliare, ad abbandonarsi alla pigrizia, a pensare solo ai propri tornaconti…il povero soldato rimane in lì in attesa. In un’attesa struggente e paralizzante.


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