da “La sfida della santità” di padre Antonio Maria Di Monda
La santità non consiste in estasi o rivelazioni e fenomeni mistici di qualsiasi genere, né nell’operare miracoli o nel possedere doti, più o meno fuori del normale. Queste cose sono, tutt’al più, un segno di cui Dio, spesso, si serve per rivelare la santità dei suoi servitori fedeli, e glorificarli davanti agli uomini. E, infatti, tali fenomeni inusuali possono coesistere, a volte, con il peccato, e possono, benissimo, essere compiuti dal diavolo. Caifa, l’uccisore di Cristo, dirà profeticamente: “E’ meglio che un uomo solo muoia per il popolo” (Giovanni 18,14). Il Vangelo ci dice pure che, alla fine, molti si presenteranno per entrare nel Regno, ma si sentiranno rispondere: non vi conosco. “Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.” (Matteo 7,22-23).
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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