BORRACCIA – 16 gennaio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari “sorsi”  sono i punti della meditazione.


L’ACQUA

Se ami Gesù, devi sopportare ciò che il Salvatore ti impone: devi addirittura accettarlo con gioia, così come si accetta un pegno d’amore.

(Anna Schaeffer – Lettera del 12.5.1912)

I SORSI

1

Cari pellegrini, l’immagine da cui partiamo per questa borraccia è un’immagine forse troppo utilizzata, ma è vera e precisa. E’ l’immagine della rosa la cui bellezza è accompagnata dall’insidia delle spine.

2

Quando si coglie una rosa, lo sguardo è tutto concentrato sulla bellezza del fiore e forse può capitare di non essere attenti e di non mettere le dita al punto giusto per evitare di pungersi.

3

La rosa in un certo qual modo è l’unione dello splendore con il dolore.

4

E così è anche la vita del cristiano. Non c’è vita cristiana, infatti, senza il dolore della Croce.

5

L’acqua di questa borraccia parla chiaro: Se ami Gesù, devi sopportare ciò che il Salvatore ti impone: devi addirittura accettarlo con gioia, così come si accetta un pegno d’amore.

6

Sono parole di Anna Schaffer (1882-1925), una santa tedesca che visse per tanti anni inchiodata sul letto a causa delle sue sofferenze.

7

Ma al di là di cose che bene o male si conoscono, anche se diventa sempre difficile metterle in pratica (da questo punto di vista ogni giorno bisogna imparare l’abc della vita cristiana)… al di là di ciò -dicevamo- c’è qualcos’altro che va messo in evidenza. Ovvero che la ragionevolezza della sofferenza è nel pegno. Anna Schaffer parla di pegno di amore.

8

La sofferenza che il Signore permette nella nostra vita non è mai fine a se stessa. E’ sempre per un fine.

9

Non è qualcosa che attesta (come pensano alcuni) la irragionevolezza di tutto, bensì il contrario: è proprio essa che fa capire che tutto è “accompagnato”.

10

Una volta andò da san Pio da Pietrelcina una donna lamentandosi di sofferenze e prove inaudite. Era sull’orlo della disperazione. Il Santo le disse: Ti vuoi rendere conto che il Signore ti ha preparato una gloria più grande di ciò che ha preparato per molti altri?

11

Per il mondo la sofferenza è assurda. Per il Cristianesimo è pegno di amore.

12

Per il mondo una rosa bellissima con le spine è una sorta di errore della natura; per il Cristianesimo è invece nell’ordine della bellezza del creato.

Al Signore Gesù

Signore, fa che capisca che ogni croce e prova che tu permetterai nella mia vita, siano sempre pegno del tuo amore.

Alla Regina dello Splendore

Madre, il Signore ti ha voluto regina dell’universo intero, eppure ti ha riservato il dolore.

Tu sei la creatura che più di Tutte Dio ama, eppure ti ha riservato il dolore.

Nel Tuo dolore, Madre, è la mia speranza.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà, e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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