Vi ricordate il caso del piccolo Giovannino? Tre anni fa, proprio di questi tempi, un bambino fu voluto costi-quel-che-costi (cioè con la fecondazione artificiale) e poi venne abbandonato dai genitori perché nato con una malattia rara, inguaribile e perfino difficile da vedersi.
Non c’era e non c’è nulla da meravigliarsi.
La fecondazione artificiale (in questo caso eterologa, ma lo stesso discorso varrebbe anche per l’omologa) è la costruzione di un figlio. Ora, se il figlio viene costruito male, è più che logico che ci si arrabbi e perfino si rifiuti il prodotto malriuscito. Forse anche pretendendo il risarcimento.
È la logica.
In questo caso potremmo dire è la logica del tecno-mercato. Da una parte la possibilità tecnica che, in quanto possibilità, conferirebbe qualsiasi giustificazione; e dall’altra il mercato: è nel diritto del richiedente rimanere completamente soddisfatto.
E così Giovannino era lì, che attendeva.
Ma fin qui la spiegazione naturale e se volete anche filosofica, ma c’è anche un approfondimento soprannaturale che va fatto. E a tutto beneficio di Giovannino.
Lo so che queste cose che adesso dirò faranno sorridere anche molti cattolici, ma le dico lo stesso. La sofferenza umana, anche se non sempre voluta, è comunque sempre permessa da Dio. Giovannino sta vivendo ciò che sta vivendo (perfino l’abbandono subito) come compensazione di come è stato prodotto, per il mondo intero che sta permettendo e incentivando questi abomini, e anche per i suoi poveri genitori.
Lui è stato privato della loro compagnia, ma i genitori si sono privati della grazia.
Giovannino è nel destino del “martirio”. I suoi genitori nella vergogna dell’egoismo.
Giovannino è il gigante che riduce nell’inesorabile vergogna la viltà di poveri nani.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
nulla da aggiungere…
grazie
Mio Dio che abomini.
Nulla da aggiungere grazie.