Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che sia importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”
Frits Thaulow (1847-1906), Fiume in Normandia, anno 1894
Quanti luoghi sono sconosciuti.
Quanti luoghi sono nascosti.
Rammarica se questi sono belli, affascinanti, mozzafiato. Ma se questi luoghi sono ordinari, perché dolersi per il fatto di non poterli vedere?
Eppure nell’ordinario, c’è sempre qualcosa di straordinario. C’è il mistero della vita.
Quel mistero che, per quanto sia conoscibile, non è mai totalmente comprensibile, nel senso che possa essere completamente esaurito dalla mente umana.
Un piccolo fiume scorre tranquillamente tra vecchie case nella campagna di Normandia.
Le case sono quelle che sono: vecchie, malandate, di ordinaria semplicità.
Ma l’acqua che le lambisce è sempre nuova: passa vicino alle vecchie e consumate mura, le bagna, sembra rinfrescarle, e scorre via.
C’è sempre qualcosa di nuovo che scorre accanto al vecchio.
C’è sempre una novità che dà senso a ciò che sembra non poter ormai dire nulla.
Non c’è nulla, nella vita, che è ormai impietosamente silente.
Nulla che si è davvero consumato.
Basta solo capire che il tempo scorre, ma è sempre nuovo e diverso. Tutto in attesa di una Novità eterna che davvero non passerà mai, che davvero non invecchierà mai.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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