Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che è importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che essa non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”
L’OPERA
Il martirio di Santo Stefano, di Pietro Paolo Rubens (1577-1640) – Museo delle Belle Arti di Valenciennes
Santo Stefano sta per essere lapidato. E’ attorniato dai carnefici che stanno per scagliargli grosse pietre che non gli daranno scampo.
Ma il volto del martire è sereno. Guarda in alto. E’ rapito da ciò sta osservando,
Certamente nel guardare in alto sta trovando il coraggio per il dolore che dovrà affrontare di lì a pochissimo.
Se si osserva attentamente il dipinto, ci si accorge che il tema della scena è la concitazione. I personaggi sembrano essere in movimento, ma è ovviamente un movimento agitato. Appunto: concitato.
L’unico che rimane immobile, e per certi versi “tranquillo”, è proprio colui che dovrà subire il martirio.
Ci sono due lapidatori in alto a destra (uno di questi è scuro di pelle) che hanno lo sguardo non solo pieno di odio, ma sorprendentemente impaurito. E’ l’angoscia del male!
Lo sguardo invece di Stefano è nella serenità della contemplazione.
Ma c’è un dato che è ancora più interessante. Gli angeli che sovrastano il martire, inviati dalla Trinità per sostenere il giovane, sembrano anche loro subire la concitazione del momento.
La cosa non deve meravigliare, se è vero -come è vero- che anche in Paradiso, pur nell’immutabilità della beatitudine, attraverso il lumen gloriae, si partecipa in senso misterioso agli accadimenti della terra.
L’angelo più vicino a Stefano è pronto a donargli la palma del martirio.
Quella palma è la vera alternativa ai sassi che tra poco colpiranno il povero Stefano.
La dolcezza del Vero (la palma) e l’atroce durezza della menzogna (i sassi).
La palma è una perché la Verità è una.
I sassi sono tanti, perché le menzogne sono tante!
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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