LETTURE MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Santa Maria Maddalena, Penitente (I secolo)

La Chiesa latina era solita accomunare nella liturgia le tre distinte donne di cui parla il Vangelo e che la liturgia greca commemora separatamente: Maria di Betania, sorella di Lazzaro e di Marta, la peccatrice «cui molto è stato perdonato perché molto ha amato», e Maria Maddalena o di Magdala, l’ossessa miracolata da Gesù, che ella seguì e assistette con le altre donne fino alla crocifissione ed ebbe il privilegio di vedere risorto. L’identificazione delle tre donne è stata facilitata dal nome Maria comune almeno a due e dalla sentenza di San Gregorio Magno che vide indicata in tutti i passi evangelici una sola e medesima donna. I redattori del nuovo calendario, riconfermando la memoria di una sola Maria Maddalena senz’altra indicazione, come l’aggettivo “penitente”, hanno inteso celebrare la santa donna cui Gesù apparve dopo la Risurrezione. È questa la Maddalena che la Chiesa oggi commemora e che, secondo un’antica tradizione greca, sarebbe andata a vivere a Efeso, dove sarebbe morta. In questa città avevano preso dimora anche Giovanni, l’apostolo prediletto, e Maria, Madre di Gesù. Papa Francesco ha elevato al grado di Festa la sua memoria. (santiebeati.it)


Antifona all’Introito

(Salmo 118,95-96 e 1)

Mi attesero al varco malvagi per rovinarmi: ma io intesi la tua testimonianza, o Signore. Di ogni opera umana vidi i limiti; soltanto la tua legge è senza confini! Felici gli uomini di condotta integra che vivono la legge del Signore.


Epistola

(Cantico 3,2-5; 8,6-7)

Mi alzerò e girerò per la città, per le vie e per le piazze; voglio cercare l’amato del mio cuore. Lo cercai e non lo trovai. Mi trovarono le guardie di ronda per la città: “Avete visto l’amore dell’anima mia?”. Quando le ebbi oltrepassate di poco, trovai l’amato del mio cuore, lo abbracciai e non lo lasciai più, finché non l’ebbi condotto in casa di mia madre, alla dimora della mia genitrice. O figlie di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi a non disturbare, a non svegliare l’amata finché essa non voglia. Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio, perché l’amore è forte come la morte, l’affezione è tenace come l’inferno. I suoi ardori sono di fuoco e fiamme. Copiose acque non possono estinguere l’amore, né i fiumi sommergerlo. Se uno potesse offrire in cambio dell’amore tutto il suo, terrebbe per un niente quella spesa.


Vangelo

(Luca 7,36-50)

Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. A quella vista il fariseo che l’aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di’ pure». «Un creditore aveva due debitori: l’uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m’hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest’uomo che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».


Meditazione

  1. A  Maria Maddalena vennero condonati i peccati perché amò molto il Signore: “…le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato“.
  2. L’amore a Dio cancella ogni cosa.
  3. Ma deve essere un amore vero. Cioè deve essere quell’amore che impone che il proprio criterio di giudizio venga sostituito da quello di Cristo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Galati 2).
  4. L’amore che impone il giudizio di ritenere il peccato come il più problema più grave.
  5. L’amore che impone il serio, umile e sincero pentimento.
  6. L’amore che impone il serio e grave proposito di non peccare più.
  7. Altri tipi di “amore” sarebbero solo una presa in giro.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, vengo alla tua “scuola” per poter davvero amare il tuo Divin Figlio.
  2. Guidami Tu, sostienimi Tu.
  3. Dammi Tu la forza e la perseveranza in questo amore.
  4. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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