Mese di San Giuseppe (venticinquesimo giorno)

Modello d’umiltà

Pater noster – San Giuseppe, prega per noi!

Chi si umilia, sarà esaltato. La Madonna piacque tanto a Dio e fu così innalzata a motivo della sua umiltà. San Giuseppe ha tanta gloria in Cielo ed è così onorato sulla terra, perché ebbe una profonda umiltà. Il Signore lo rese grande, perché lo vide umile. Ecco l’insegnamento che san Giuseppe dà ai suoi devoti: essere umili. L’umiltà è la virtù che ci fa riconoscere ciò che siamo, cioè povere creature, tendenti al male e bisognose del continuo aiuto di Dio; è la virtù che ci fa amare il nascondimento e ci fa disprezzare le lodi umane; è la virtù che attribuisce a Dio l’onore e la gloria di ciò che si fa di bene. San Giuseppe fu modello d’umiltà. Quantunque discendente da famiglia reale, non si vergognò di fare il falegname. Era consapevole della sua eccezionale missione: custodire il Figlio di Dio. Eppure non ne fece parola ad alcuno. I suoi concittadini, se avessero saputo ch’egli teneva presso di sé l’aspettato Messia, gli avrebbero reso onore e l’avrebbero stimato assai di più; ma egli non cercava l’onore e la stima umana. Quando gli abitanti di Betlemme gli negarono l’alloggio per la notte ed egli fu costretto a rifugiarsi nella grotta, avrebbe potuto dire chi fosse, quale onore meritasse la sua Santissima Sposa e chi fosse quel Bambino prossimo a nascere. Invece non disse nulla; nella sua umiltà preferì essere considerato quale povero uomo e non si afflisse di non essere riconosciuto per quello che era. Quando i Magi andarono ad adorare Gesù, san Giuseppe godette dell’onore che si rendeva al nato Messia, ma non si inorgoglì che personaggi così illustri stessero presso di lui. Trascorse la vita nel silenzio e nel nascondimento, lieto di dare gloria a Dio e non a sé. Quale insegnamento ci dà! La superbia, nemica dell’umiltà, suole dominare nel cuore umano. I veri devoti del Santo Patriarca devono sforzarsi di abbattere l’orgoglio e praticare l’umiltà. Non può onorare san Giuseppe chi ha la smania di comparire e di farsi ammirare, chi si loda o va in cerca di lodi, chi disprezza gli altri per esaltare se stesso, chi tratta con alterigia i dipendenti e i poveri, chi si ribella alla minima umiliazione, chi non sa dimenticare le offese ricevute. Se san Giuseppe ebbe tanta pace nel cuore, fu perché era umile. Se la vita di molti è inquieta, deve cercarsene la ragione nella loro superbia non frenata. I devoti di san Giuseppe lavorino interiormente per acquistare lo spirito della vera umiltà, abituandosi ad allontanare i pensieri di superbia e sforzandosi di accettare con calma le umiliazioni, da qualunque parte vengano. Si preghi il Santo per ottenere questa grazia spirituale.

Esempio

In un monastero si era ammalata una Suora; le fu assegnata una Consorella molto pia. L’assistenza era amorosa. La Suora infermiera alle cure univa la fervente preghiera, per ottenere la guarigione. Un giorno questa s’inginocchiò davanti alla statua di san Giuseppe e cominciò a pregare la Madonna.

Eh, che, – esclamò l’inferma- lei è davanti alla statua di san Giuseppe ed intanto prega la Madonna!

Perché si meraviglia? – rispose la suora infermiera- Maria e Giuseppe in Paradiso se la intendono bene.

Un altro giorno disse: Lei soffre molto. Ebbene, aspetti che vada a fare una visita a mio padre.

A suo padre? Cosa c’entra lui? Si meravigliò l’ammalata.

Sappia che mio padre è san Giuseppe. Se la Madonna è nostra madre, lo Sposo di lei è nostro padre. E Gesù è il nostro grande fratello. 

Chi era questa dolce suora infermiera? Era Santa Bernadette, colei che ebbe il dono di vedere l’Immacolata nella Grotta di Lourdes.

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