MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Sant’Ermenegildo (+586), Martire

Figlio del re dei Visigoti di Spagna, Ernegildo sposò la figlia del re dei Franchi d’Austrasia e si convertì alla fede cattolica nonostante l’opposizione del padre, che era ariano. Imprigionato, poi messo a morte il 13 aprile 586, andò a godere il cielo di quella regalità che aveva saputo preferire i regni della terra. 


Antifona all’Introito

(Salmo 63, 3 e 2)

Tu mi hai difeso, o Dio, dalla cospirazione dei malvagi, alleluia, dall’assalto di coloro che operano il male. alleluia, alleluia. Ascolta, o Dio, la mia implorazione; preserva dal timore del nemico la mia vita.


Epistola

(Sapienza 5,1-5)

Allora il giusto starà con grande fiducia di fronte a coloro che lo hanno perseguitato e a quelli che hanno disprezzato le sue sofferenze. Alla sua vista saranno presi da terribile spavento, stupiti per la sua sorprendente salvezza. Pentiti, diranno tra loro, gemendo con animo angosciato: “Questi è colui che noi una volta abbiamo deriso e, stolti, abbiamo preso a bersaglio del nostro scherno; abbiamo considerato una pazzia la sua vita e la sua morte disonorevole. Come mai è stato annoverato tra i figli di Dio e la sua eredità è ora tra i santi?”.


Vangelo

(Luca 14,26-33)

In quel tempo, Gesù disse alle folle: “Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo. E chi non porta la sua croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, infatti, volendo costruire una torre, non si siede prima a calcolare la spesa per vedere se ha abbastanza per poterla finire? Perché non succeda che, quando ne abbia posto le fondamenta e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno comincino a beffarsi di lui, dicendo: “Quest’uomo ha cominciato a costruire e non ha potuto terminare”. Oppure, qual è il re che, partendo per muovere guerra ad un altro re, non si sieda prima a esaminare se con diecimila uomini può affrontare colui che gli viene contro con ventimila? Se no, mentre quello è ancora lontano, gli manda un’ambasciata e chiede di trattare la pace. Così dunque ognuno di voi, che non rinuncia a tutto quello che ha, non può essere mio discepolo.”


Meditazione

  1. Il principe ereditario sant’Ermenegildo fu perseguito dai propri genitori, i quali non volevano che egli fosse cattolico. Questi (i genitori) erano ariani e avversavano il cattolicesimo.
  2. Sant’Ermenegildo resistette insieme alla moglie, anch’ella cattolica, preferendo la persecuzione, la rinuncia della regalità e anche la morte piuttosto che rinunciare al vero Cristo.
  3. Ecco perché il Vangelo di quest’oggi riporta le parole di Gesù che dice: Se uno viene a me e non odia suo padre, sua madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e persino la sua propria vita, non può essere mio discepolo.
  4. A che serve avere tutto, conquistare chissà che cosa, se poi si perde la salvezza della propria anima?
  5. Essere re su questa terra è indubbiamente un grande privilegio, ma ancor più importante è conservare la regalità sulla propria anima.
  6. Noi non siamo chiamati ad essere re di nulla, ma della nostra anima certamente.
  7. Siamo chiamati ad una regalità che sappia riconoscere una regalità superiore: quella di Cristo su tutto.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, aiutami a rinunciare a tutto ciò che mi può distogliere e allontanare dal tuo Divin Figlio.
  2. Meglio essere completamente povero, meglio essere disprezzato da tutti, meglio morire, piuttosto che perdere il tuo Divin Figlio.
  3. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

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