Rubrica a cura di Corrado Gnerre
da “I patimenti di Gesù” del Venerabile Tommaso di Gesù
Il viso di Gesù Cristo era così bello, maestoso, modesto, che conciliava la venerazione di tutti quelli che lo rimiravano, e per quanto grande odio avessero per lui i Giudei, nel mirarlo erano presi sempre da un certo sentimento di rispetto. Sapevano altresì per propria esperienza che penetrava il fondo dei cuori, che conosceva i più occulti pensieri, giacché più di una volta li aveva scoperti a loro stessi. Quindi è che, per soddisfare il loro odio con più libertà, gli coprirono il viso, e dopo averlo percosso e barbaramente schiaffeggiato, gli dicevano beffandosene (Matteo 26): Indovina o Cristo, e manifesta chi è colui che ti ha percosso. Quale malizia! Quale oltraggio! Quale indegnità! Chi confronterà la maestà di questo Uomo-Dio con la viltà di quelli che lo trattano in tal modo, non potrà che ammirare e tacere; soprattutto se considererà la pazienza, il silenzio e la mansuetudine con i quali quale questo Re della gloria soffre così grandi ignominie, e la compassione che egli ha per questi medesimi che gliele fanno soffrire.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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