I fini del matrimonio sono tre.

Il primo fine è la generazione e l’educazione dei figli.

E’ importante sottolineare (a differenza di ciò che si dice adesso) che il fine primario è la generazione e l’educazione dei figli. Infatti, posporre questo fine vuol dire aprire la strada ad una sessualità senza generazione, il che -di converso- significherebbe anche aprire la strada ad una generazione senza sessualità. Si pensi all’utero in affitto o gravidanza surrogata.

Questo fine fa inoltre capire che l’unico matrimonio possibile è tra un uomo e una donna (per rendere possibile la generazione) e indissolubile (perché i figli hanno bisogno dell’unione dei genitori).

Il secondo fine è l’aiuto reciproco tra l’uomo e la donna per completarsi e donarsi. 

Questo ci fa capire che il matrimonio non può che essere monogamico (per davvero completarsi) e indissolubile (per davvero donarsi).

Il terzo fine è il rimedio della concupiscenza. 

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