da “Teologia della perfezione cristiana” di padre Antonio Royo Marin, n.185
Secondo san Tommaso, la gola può essere un peccato mortale o veniale.
E’ peccato mortale quando si antepone il diletto a Dio e ai suoi precetti: a)Quando si viola un precetto grave per il piacere di mangiare e bere (per esempio: il digiuno e l’astinenza). b)Quando si causa volontariamente un grave danno alla salute. c)Quando si perde l’uso della ragione (per esempio: nell’ubriachezza perfetta). d)Quando suppone un grave sperpero dei beni materiali. e)Quando con essa si dà un grave scandalo.
Sarà, invece, peccato veniale quando, senza giungere a nessuno di questi estremi, si oltrepassano i limiti del discreto e del ragionevole.
Ordinariamente, il disordine nel mangiare e ne bere non eccede i limiti del peccato veniale; però, l’immortificazione del gusto costituisce un grande ostacolo alla santificazione.
Dio è Verità, Bontà e bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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