BORRACCIA – 22 giugno

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi ogni tanto. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione, che si sorseggia ogni tanto. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Come potrei contaminare col peccato le bellezze create da Te, Signore, e disturbare l’ordine che l’infinita sapienza ha posto in tutte le cose?

(Servo di Dio don Dolindo Ruotolo)

I SORSI

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Cari pellegrini, partiamo da un’immagine -ahinoi- molto frequente. Una bella strada di un centro storico. Un bel palazzo antico, ma, sui muri, graffiti angoscianti e scritte senza senso o di vita privata: Anna, tu sei il mio universoLuca, torna da me… e sciocchezze di questo tipo. Insomma, bellezze infrante, contaminate da temperamenti capricciosi che trasferiscono, sulle pietre della storia e sul frutto dei sacrifici della fatica umana, il loro sfoghi da sballo.

2

L’acqua di questa borraccia è costituita da alcune parole del Servo di Dio don Dolindo Ruotolo, un santo sacerdote napoletano nato nel 1882 e morto nel 1970. Un sacerdote che ha scritto tantissimo e di cui consigliamo la lettura dei suoi numerosissimi libri, fra cui un prezioso commento alla Bibbia.

3

Queste parole ci pongono una questione a cui non sempre si dà peso: il peccato “disturba” l’ordine che l’infinita sapienza di Dio ha posto nel creato.

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“Disturbare” in questo caso significa “rompere”, “distruggere”, “cancellare”.

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A riguardo ci sono tre brevi riflessioni da fare. Una riguardo Dio, una riguardo la gravità del peccato, e un’altra riguardo l’uomo.

6

Riguardo Dio. La buona filosofia e la buona teologia ci dicono che Dio non è al di là del Bene e del Male (come invece afferma la Gnosi), bensì è il Bene. Inoltre la buona filosofia e la buona teologia ci dicono che Dio non è al di là dell’Essere e del Nulla (come invece affermano le religioni orientali e più specificamente il Buddismo), ma è l’Essere nella sua pienezza. Ciò vuol dire che Dio, prima ancora di essere Volontà onnipotente, è Verità assoluta. Dio è Logos. Dio è Sapienza infinita. Dio è Ordine e, tale Ordine, lo ha posto nel creato: è l’essenza del creato stesso.

7

Riguardo la gravità del peccato. Detto ciò, si capisce tutta la gravità del peccato che è essenzialmente distruzione dell’Ordine, che è offesa al Logos di Dio.

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Riguardo l’uomo. C’è da riflettere su quanta responsabilità si ha. Un solo peccato mortale (che è molto più grave di una guerra planetaria) compromette l’Ordine che è stato voluto dall’Onnipotenza divina. L’uomo pensa poco alla grandezza della sua libertà; a quella libertà che può scegliere la custodia della Bellezza con la fedeltà alla Legge Divina o la sua distruzione con il peccato. Distruzione del reale e distruzione di sé, come dice il poeta francese Paul Claudel (1868-1955): “Dio ha fatto l’uomo e il peccato l’ha contraffatto”.

9

Dunque, cari pellegrini, la santità che il Signore ci chiede serve, prima ancora che per la nostra salvezza, per non “disturbare” la bellezza che Dio ha posto in essere.

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E nessun capriccio può pretendere d’infrangerla.

11

Così come nessun capriccio può pretendere di contaminare le bellezze che hanno costruito coloro che ci hanno preceduto nella Storia.

Al Signore Gesù

Signore, fa che non possa mettermi a servizio della distruzione della Tua Bellezza e anche di quella bellezza che hai inserito in tutte le cose.

Fa che invece -costi quel che costi- mi renda fedele custode di ciò che hai voluto e fatto.

Che sia custode con la fedeltà alla Tua Legge.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei la realtà più bella che Dio abbia creato.

Tu sei la Tota Pulchra.

Tu sei paradigma di ogni bellezza.

Vengo da Te e voglio stare con Te perché scelgo la Bellezza.

Proteggimi da ciò che di nefando, squallido ed orrido produce la lontananza dalla Grazia.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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