Introito
(Salmo 44,13; 44,15; 44,16)
I ricchi del popolo implorano il tuo volto. Dal Re sono introdotte le vergini con lei: le sue compagne ti sono portate con festevole esultanza.
(Salmo 44,2)
Vibra il mio cuore un ispirato pensiero, mentre al Sovrano canto il mio poema.
Epistola
(Tito 3,4-7)
Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini, egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo, effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna.
Graduale
(Salmo 44,3; 44,2)
Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo, la grazia è riversata sopra le tue labbra. Il mio cuore vibra un piacevole motivo, io recito ad un re la mia composizione, la mia lingua è la penna di uno scrittore veloce. Alleluia, alleluia. O Vergine, anche dopo il parto tu rimanesti inviolata; o Madre di Dio, prega per noi. Alleluia.
Vangelo
(Luca 2,15-20)
In quel tempo, i pastori dicevano l’un l’altro: “Andiamo fino a Betlemme a vedere l’evento che si è compiuto e che il Signore ci ha manifestato.” In fretta si avviarono e trovarono Maria, Giuseppe e il Bambino adagiato nella mangiatoia. E, vedutolo, fecero conoscere ciò che loro era stato detto del bambino. Quanti poi li udirono, si stupirono di ciò che dicevano loro i pastori. E Maria conservava tutte queste cose, meditandole in cuor suo. E i pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto ciò che avevano udito e veduto, conforme a ciò che era stato detto loro.
Meditazione
- Nell’Introito è scritto: …al sovrano canto il mio poema. Il poema è la poesia; e la poesia richiama l’armonia. Le parole poetiche sono ben collegate fra loro e soprattutto sono ben legate alla realtà, se è vero -come è vero- che la poesia è intuitiva comprensione del mistero del reale. La poesia, quella vera, è un perfetto combaciamento tra la parola e ciò che si vede.
- Dunque, fare di se stesso il poema di Dio vuol dire conformare bene se stesso al volere di Dio e adempiere quel progetto che Dio stesso ha pensato per ognuno di noi.
- Ciò è avvenuto nella maniera più perfetta nell’Immacolata.
Alla Regina dello Splendore
- Madre, aiutami affinché anch’io possa uniformarmi al volere di Dio e veramente glorificarlo.
- I miei difetti, le mie negligenze, il mio egoismo fanno resistenza, ma se Tu mi condurrai lungo i sentieri del Tuo Divin Figlio, tutto sarà più facile.
- Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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