Non era raro che Padre Pio non desse l’assoluzione durante la Confessione. Egli aveva tanti carismi, tra questi anche la scrutazione dei cuori, per cui si rendeva conto se il penitente fosse davvero pentito o meno. Avvertiva, pertanto, tutta la responsabilità dinanzi a Dio nel non poter dare l’assoluzione a chi si stesse confessando senza le dovute disposizioni. Tale atteggiamento, però, non allontanava affatto i malcapitati. Quasi tutti capivano e non vedevano l’ora di poter tornare a confessarsi da Padre Pio per ricevere finalmente l’assoluzione sacramentale.
Una spiegazione del comportamento severo di Padre Pio nella Confessione ce la fornisce lo stesso Santo Cappuccino in una lettera indirizzata ad un suo padre spirituale: “Sono divorato dall’amore di Dio e dall’amore del prossimo. (…). Credetemi, Padre mio, che le sfuriate che a volte ho fatto sono state causate proprio da questa dura prigionia (…). Com’è possibile vedere Dio che si contrista per il male e non contristarsi parimenti? (…). Vedere che Dio è sul punto di scagliare i suoi fulmini e per pararli altro rimedio non vi è se non alzare una mano per trattenere il suo braccio e con l’altra rivolgere una gomitata al proprio fratello per un duplice motivo: che getti via il male e si scosti dal luogo d0v’é, perché la mano del Giudice è per scaricarsi su di esso? (…): Per i fratelli, poi, ahimé! Quante volte mi tocca dire a Dio Giudice con Mosè: perdona a questo popolo o cancellami dal libro della vita!”
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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