BORRACCIA – 7 giugno

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi ogni tanto. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione, che si sorseggia ogni tanto. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Benedetto sei Tu, Signore, che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini…

(Daniele 3)

I SORSI

1

Cari pellegrini, le carte geografiche sono una riduzione della conformazione dei territori per far capire le caratteristiche di luoghi che, con misurazioni reali, non potrebbero essere ben capite e ben osservate. Quando percorriamo un tragitto, ci accorgiamo sì della distanza, ma poi abbiamo la necessità di trascrivere il percorso su una mappa ridotta in scala per rendercene meglio conto, per cogliere meglio distanza ed eventuali difficoltà.

2

Insomma, abbiamo la necessità di “guardare dall’alto” il percorso. Si potrebbe fare anche l’esempio di quando si sta su un aereo al momento del decollo o dell’atterraggio. Se si conosce bene l’area che si sta osservando, è come si fosse dinanzi ad una mappa ridotta in scala: si vedono le distanze tra un luogo e un altro anche quando questi sono separati da diversi chilometri.

3

Questa sensazione esprime una capacità di inglobamento. Il nostro sguardo è capace di contenere chilometri e chilometri di distanza, cosa che sarebbe impossibile se invece di essere in alto, fossimo dentro quei luoghi e dentro quelle distanze.

4

Le parole dell’acqua di questa borraccia sono prese dal Libro di Daniele (capitolo 3). Esse benedicono il Signore che riesce a penetrare “con lo sguardo gli abissi” e nello stesso tempo a sedere “sui cherubini”.

5

In realtà cosa vogliono dire queste parole? Che Dio proprio perché in alto (siede sui cherubini), penetra con il suo sguardo tutto. Detto più semplicemente: proprio perché Dio è Dio, Egli ha tutto sotto controllo.

6

Il Profeta per “sotto controllo” non intende solo il controllare con lo sguardo, nel senso che nessuna nostra azione potrà sfuggire al giudizio di Dio, ma anche che Dio regola tutto secondo la sua volontà e che nulla gli può sfuggire. Tant’è che lo loda per questo: “Benedetto sei Tu, Signore…”

7

Insomma, si tratta di un Dio che non ci è lontano, ma che anzi sta qui, sta in mezzo a noi. Sta in questo momento anche nella lettura che stiamo facendo di questa “borraccia”. Sta accanto a noi.

8

E se noi dovessimo disgraziatamente (avverbio che ci sta a pennello) non essere in grazia, pur essendoci accanto, noi non saremmo con Dio e non potremmo beneficiare di Lui.

9

Non c’è luogo né situazione in cui Dio non ci sia e che Dio non abbia sotto controllo.

10

Il problema è che noi possiamo non essere con Lui. Ed è qui la tragedia, perché di tragedia si tratta.

11

E’ una tragedia che diventa ridicola, cioè stolta, perché in tal modo rifiutiamo scioccamente un Dio che è invece presente dappertutto e che, con il suo sguardo, avvolge tutto. Vogliamo cacciare un Dio che non possiamo cacciare.

12

Si racconta che Napoleone, ritornando dalla disfatta di Russia dopo che aveva sfiorato il trionfo, disse all’Abbé du Pradt: “Dal sublime al ridicolo non c’è che un passo.” Parafrasando, possiamo dire che il peccato mortale è il gesto più stupido e ridicolo, ma anche il più facile: è passare dal sublime (la presenza di Dio nella nostra anima) al ridicolo (voler cacciare da noi un Dio che è presente dappertutto). E tutto questo avviene alla distanza di un passo…

13

…di un passo, perché Dio guarda e controlla tutto, perché Dio… penetra con lo sguardo gli abissi e siede sui cherubini.

Al Signore Gesù

Signore, è per me un grande conforto sapere che sei a fianco a me, che della mia vita hai tutto sotto controllo.

Fa che non cada nella stupidità di rifiutarti, nella ridicola presunzione di cacciarti dalla mia vita.

Anzi, ti chiedo di legarmi quanto più possibile a Te.

Alla Regina dello Splendore

Madre, Tu sei colei che più di ogni altra creatura è vicina a Dio.

Talmente vicina da averlo portato nel grembo.

Rinnovo la mia volontà di stringermi a Te per potermi stringere a Gesù.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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