Via Pulchritudinis: “San Giuseppe e Gesù Bambino” di Guido Reni

Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che è importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”


Guido Reni (1575-1642), San Giuseppe e Gesù Bambino, anno 1640

Il Verbo si è incarnato per redimere dal peccato. Quel “pomo” ha rovinato tutto.

Il Bambino lo mostra al papà. E san Giuseppe lo sa bene.

Ma questi sembra stornare l’attenzione da quel frutto. E’ invece tutto concentrato in altro. Contempla il Bambino. Ne è estasiato.

Lo regge con delicatezza affinché non si faccia male.

Le mani del Santo sono quelle robuste e forti di un bravo carpentiere e reggono l’Incanto con la fortezza che gli è dovuta. Ma la contemplazione esprime tutta la delicatezza della protezione.

Ecco la vera custodia: forza e delicatezza.

La forza, perché ciò che si protegge va difeso con tutto se stessi.

La delicatezza, perché ciò che di bello si è ricevuto va trattato con cura.

La forza esprime la volontà di non perdere.

La delicatezza il riconoscimento della bellezza.

San Giuseppe è l’uomo forte, ma anche l’uomo delicato.

E’ il modello di chi vuol davvero vivere solo per la Verità.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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