La cicuta è un veleno che conduce alla morte paralizzando previamente gli arti. La cicuta è il veleno che bevve Socrate accettando la morte a cui era stato condannato.
Non interessa indagare sui motivi per cui Socrate venne processato e condannato. Interessa invece un’altra cosa, ovvero il fatto che il Filosofo ebbe la possibilità di sfuggire alla condanna capitale se solo avesse accettato l’esilio. Non si sentì di farlo, motivo per cui dovette morire. Egli antepose gli ideali delle sue idee alla propria vita.
Non è importante conoscere se questi ideali fossero o meno giusti, ciò che è importante è che per Socrate questi ideali venivano prima di qualsiasi benessere della propria persona. Insomma, Socrate ci fa capire come il Bene preceda qualsiasi benessere e che per esso (il Bene) occorra accettare qualsiasi sacrificio.
Si tratta di un chiaro “schiaffo” a qualsiasi impostazione materialista e biologista secondo cui l’uomo sarebbe totalmente determinato dai meccanismi e dalle esigenze del proprio corpo. Cosa che senz’altro avviene negli animali, ma -appunto- negli animali, non certo deve avvenire nell’uomo. Perché l’uomo ha tutt’altra natura rispetto agli animali. Perché l’uomo non è un animale!
Ma torniamo alla cicuta. Socrate sceglie la paralisi del corpo, per non rinunciare alla libertà di poter essere davvero uomo. Certamente un paradosso, ma un paradosso che spiega la grandezza dell’uomo stesso.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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