L’uomo è l’unico essere sulla faccia della terra che cucina. Gli animali no, non lo fanno. Anche in questo l’uomo si distingue. Ciò è il segno che all’uomo non basta solo assaporare, bensì ricerca l’affinamento, cioè il miglioramento del sapore. L’uomo coglie il piacere del gusto e desidera ancor più intensificarlo. E’ l’esito del suo essere collocato in un orientamento in cui tutto concorre per il raggiungimento di un fine attraverso singole tappe. Insomma, un orientamento che è itinerario, dove ogni passo deve essere progressione verso un vero che sia sempre più Vero, un buono che sia sempre più Buono ed un bello che sia sempre più Bello.
1.Ci sono vuoti e vuoti. C’è il vuoto che ti costringe a riconoscere un fallimento. Ma c’è anche il vuoto che ti riconduce ad una presenza. Un peccato o un semplice errore sono il segno di uno svuotamento, con essi si perde quella realtà che riempiva e che dava sostanza. Ma un lettino vuoto perché il proprio figlio ormai è cresciuto ed è giusto ed è un bene che debba essere lontano per lavorare ed essere adulto, è segno di un vuoto che è pienezza.
2.Dunque, c’è il vuoto che non ha sapore, che ti costringe a riconoscere che ci può essere la condanna della non-consistenza, del non-essere e dell’assurdo. Ma c’è anche il vuoto che invece conserva il sapore e non solo è giusto che ci sia, ma, se venisse meno, sarebbe un problema. E’ proprio questo tipo di vuoto che dà consistenza alla consistenza e sapore al sapore. Come il buco di una ciambella. Se non ci fosse, nulla cambierebbe al sapore dell’impasto; ma, se non ci fosse, la ciambella non sarebbe più ciambella… e quel sapore che attendiamo da un dolce di quel tipo, senza quel vuoto, sembrerà diverso, meno significativo, meno gustoso, meno vivo. Anzi: meno pieno. Strano! E’ proprio il vuoto del buco della ciambella che fa si che la ciambella ci sia… e che non rimaniano vuoti senza di essa.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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