BORRACCIA – 29 luglio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA 

Che c’è di peggio delle preoccupazioni per la vita, che non ci permettono di arrivare alla Vita?
Che c’è di più miserando che perdere la Vita volendoci preoccupare della vita?
Che c’è di più infelice che andare a finire nella Morte per timore della morte?
(Sant’Agostino d’Ippona – Discorsi, 101)

I SORSI

1

Cari pellegrini, c’è una famosa scena nel terzo capitolo dei Promessi Sposi in cui Renzo sta portando quattro capponi all’avvocato Azzeccagarbugli. I capponi, legati per le zampe, si beccano, litigano, s’impegnano a fare cose insensate, senza preoccuparsi (né potrebbe essere altrimenti) che stanno andando verso la morte. Senza preoccuparsi che ci sarebbero cose più importanti a cui pensare.

2

Nell’acqua di questa borraccia, sant’Agostino ci dice che l’uomo si fa prendere da mille preoccupazioni per la vita che gli impediscono di vivere davvero.

3

Per “vivere davvero” intendiamo la capacità di capire come vanno adeguatamente spese le esperienze della vita, soprattutto tutto ciò che la Provvidenza permette nella propria vita. L’uomo molto spesso vive come i capponi di Renzo: si preoccupa di piccoli problemi e trascura quelli davvero importanti.

4

Un giorno andò da san Pio da Pietrelcina una povera donna angustiata da innumerevoli prove. Sembrava che tutto l’inferno si fosse accanita contro di lei. Era presa dalla tentazione di convincersi che la sua vita fosse stata solo un fallimento. La disperazione era dietro l’angolo. Confidò tutto al Santo Cappuccino, ma questi la definì una “privilegiata”, perché, se Il Signore stava permettendo tutte quelle sofferenze, voleva dire che la stava chiamando ad un onore (lumen gloriae) grande in Paradiso. Poi aggiunse san Pio: “Accetti tutto, offra al Signore, perché è meglio soffrire qui che dopo.”

5

Quanta sofferenza buttiamo via! Quante prove riduciamo solo ad occasioni per inquietarci, per perdere la pace, turbarci, forse anche ribellarci, quando invece esse potrebbero essere “oro prezioso” per amare il Signore, offrirle a Lui e salvare la nostra anima e quella dei nostri cari.

6

La vita è una scelta tra due modelli che il Calvario ci offre. Accanto a Gesù vennero crocifissi due ladroni. Per uno (il cattivo ladrone) la croce fu causa di dannazione, per l’altro (il buon ladrone) la croce fu occasione di salvezza. Eppure le croci erano identiche. Identici anche i chiodi che trapassarono e straziarono le loro carni. Non che uno abbia sofferto di più e l’altro di meno. No, la sofferenza fu la stessa, ma diversa fu come essa venne vissuta.

7

Ma le parole di sant’Agostino alludono anche a qualcos’altro, cioè ad un’altra tipica tentazione che può colpirci (tentazione oggi ancora più diffusa): i timori per la saluta fisica che impediscono di pensare alla salute più importante, quella dell’anima.

8

Certamente la salute del corpo è importante. La Bibbia stessa esalta il ruolo del medico e il suo essere un dono della Provvidenza (Ecclesiastico 38), ma ciò che diviene pericoloso è non rispettare la giusta gerarchia di valori: la salvezza dell’anima è molto più importante di quella del corpo; anche perché, salvando l’anima, salviamo anche il corpo.

Al Signore Gesù

Signore, fa che io non pensi alla vita, ma alla Vita, quella con la “V” maiuscola.

Tu hai detto che anche la conquista del mondo intero a nulla vale se poi si perde l’anima. Ed è vero: a cosa serve possedere tutto, se si perde per l’eternità il Tutto, che sei solamente Tu?

Alla Regina dello Splendore

Madre, guidami nel cammino della vita, in quel cammino che ha come méta più importante il raggiungimento della vera Vita: il Paradiso.

Aiutami a far capire, a tutti coloro che la Provvidenza mi farà incontrare, quanto è bello vivere nel desiderio del Paradiso, che ogni speranza umana sarà adeguatamente ripagata se porremo come desiderio l’Eterno e l’Infinito.

Aiutami a lottare contro questo neopaganesimo contemporaneo che pone i problemi terreni come quelli più urgenti.

Fa che possa essere un po’ di luce per dissipare le tenebre di questo accecamento generale.


Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

 


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