Marta è la sorella di Maria e di Lazzaro di Betania. Nella loro casa ospitale Gesù amava sostare durante la predicazione in Giudea. In occasione di una di queste visite conosciamo Marta. Il Vangelo ce la presenta come la donna di casa, sollecita e indaffarata per accogliere degnamente il gradito ospite, mentre la sorella Maria preferisce starsene quieta in ascolto delle parole del Maestro. L’avvilita e incompresa professione di massaia è riscattata da questa santa fattiva di nome Marta, che vuol dire semplicemente «signora». Marta ricompare nel Vangelo nel drammatico episodio della risurrezione di Lazzaro, dove implicitamente domanda il miracolo con una semplice e stupenda professione di fede nella onnipotenza del Salvatore, nella risurrezione dei morti e nella divinità di Cristo, e durante un banchetto al quale partecipa lo stesso Lazzaro, da poco risuscitato, e anche questa volta ci si presenta in veste di donna tuttofare. (santiebeati.it)
Epistola
(2 Corinti 10,17-18; 11,1-2)
Fratelli, chi si vanta, si vanti nel Signore: poiché non chi si raccomanda da sé è approvato, bensì colui che il Signore raccomanda. Vorrei che voi sopportaste un po’ di stoltezza da parte mia. Ma si, sopportatemi; poiché sono geloso di voi, della gelosia di Dio, avendomi fidanzati ad un solo sposo, come vergine casta da presentare a Cristo.
Vangelo
(Luca 10,38-42)
Marta, accolse Gesù nella sua casa. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».
Meditazione
- Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta…dice Gesù a Marta.
- Dunque, la contemplazione è la parte migliore; ma, proprio perché è una parte, non deve escludere, bensì dare fondamento e illuminazione all’altra parte, che è l’azione.
- Nella vita del cristiano sarebbe un grave errore un’azione senza il primato della contemplazione; ma sarebbe un grave errore anche una contemplazione che non si traduca in azione.
Alla Regina dello Splendore
- Madre, io non so quando il tuo Divin Figlio mi vorrà ancora su questa terra; so solo che voglio che il mio agire sia animato dall’amore del tuo Gesù.
- Madre, restami accanto, guidami, tienimi nella tua mano, perché nel mio cammino possa testimoniare coraggiosamente il Tuo Divin Figlio.
- Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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