Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia” è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità Cattolica.
“Il piacere può fondarsi sull’illusione, ma la felicità riposa sulla verità”
Sébastien-Roch Nicolas de Chamfort (1741-1794) – Massime e Pensieri
Chamfort ebbe idee tutt’altro che condivisibili. Fu giacobino e massone. Ma queste parole dicono il vero.
Cos’è la vera felicità?
E’ forse ridere?
E’ forse essere allegri, o perfino imporsi l’allegria?
E’ forse svagarsi?
Viaggiare, giocare, cantare, bere, mangiare …arricchirsi?
No. La vera felicità, anzi l’unica felicità possibile è “riposare sulla verità“.
“Riposare sulla verità” è un’espressione bellissima e puntualissima.
La verità spiega e motiva ogni cosa. E’ ciò che dà senso a tutto.
“Riposarsi” su di essa è adagiarsi sull’evidenza che la soluzione del proprio esistere non sta in un’immaginazione irrazionale, cioè credersi chissà “chi” e confidare in se stessi, bensì accettare -con serenità- ciò che si è; e quindi la propria pochezza.
“Riposare sulla verità” è accettare -con serenità- di affidarsi.
“Riposare sulla verità” è accettare -con serenità- di confidare in Colui che dona ogni cosa.
Anche in questo momento!
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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