ASSAPORANDO… una Torta Sacher

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


L’uomo è l’unico essere sulla faccia della terra che cucina. Gli animali no, non lo fanno. Anche in questo l’uomo si distingue. Ciò è il segno che all’uomo non basta solo assaporare, bensì ricerca l’affinamento, cioè il miglioramento del sapore. L’uomo coglie il piacere del gusto e desidera ancor più intensificarlo. E’ l’esito del suo essere collocato in un orientamento in cui tutto concorre per il raggiungimento di un fine attraverso singole tappe. Insomma, un orientamento che è itinerario, dove ogni passo deve essere progressione verso un vero che sia sempre più Vero, un buono che sia sempre più Buono ed un bello che sia sempre più Bello.  


La Torta Sacher ha un gusto particolare, dato dall’unione di due sapori molto diversi: il cioccolato e la confettura di albicocche.

Questi due sapori, pur diversi, s’incontrano bene, anzi possiamo dire che s’incontrano alla perfezione.

La sintesi è data dall’amaro che invade inizialmente, per poi cedere, altrettanto rapidamente, ad un dolce intensissimo.

Il passaggio è così rapido che si potrebbe dire che questo tipo di torta esprima un amaro-dolce ed un dolce-amaro.

Sapori che contraddistinguono il nostro vivere. Ogni nostra giornata è fatta di amaro e di dolce. L’importante è che l’amaro sia sempre vissuto nella volontà del Bene e il dolce sia sempre vissuto nella constatazione che tutto ciò che viviamo di Bello è sempre dono (non diritto!) nell’asprezza della vita.

Dono di Colui che ci ha pensato e desiderati dall’eternità e che guida i nostri passi.

Un anonimo ha scritto un aforisma simpatico che parafrasa un noto proverbio: Finche c’è torta, c’è speranza! Potremmo parafrasare a nostra volta e dire: Finché c’è Sacher, c’è speranza.

Ovvero quella Speranza con la “S” maiuscola, cioè la certezza di sapere che non c’è amaro nella vita che non possa e non debba trasformarsi in dolcezza.

E non c’è dolcezza  di cui non dover ringraziare, non come diritto, ma come dono …perché da vivere dentro l’asprezza di una vita ferita dal peccato.


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2 Comments on "ASSAPORANDO… una Torta Sacher"

  1. Non esiste la marmellata di albicocche. Essa è una confettura.
    Giovanni

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