Dice sant’Alfonso Maria de’ Liguori nel suo Pratica di amare Gesù Cristo al capitolo X: “Chi ama Dio non va cercando di essere stimato dagli uomini: l’unico suo desiderio è di essere ben voluto da Dio che è l’unico oggetto del suo amore. (…). Tremiamo dunque quando vediamo in noi insorgere qualche ambizione di comparire e di essere stimati dal mondo; e quando il mondo ci fa qualche onore, guardiamoci di averne compiacenza, che può essere causa della nostra rovina.”
D’altronde -se ci si riflette- è così per logica. Al di là del pericolo di assecondare l’autocompiacimento e quindi di cadere nella presunzione, di cosa davvero l’uomo potrebbe gloriarsi? Può gloriarsi di essere una creatura che non si è fatta da sé? Può gloriarsi di essere una creatura che ha solo la capacità di gestire il proprio tempo, senza esserne padrone? Basta poco, infatti, perché il proprio tempo finisca.
Piuttosto, ogni volta si dovesse ricevere qualche complimento, facciamo come i satelliti per le telecomunicazioni: diventiamo sponde, affinché i complimenti rimbalzino su di noi per orientarli tutti a Dio, che ne è il vero artefice.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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