Guardando un gatto

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


La posizione dello sguardo, il privilegio dell’osservazione, il partire dal vedere e dal constatare è non solo la posizione più ragionevole, ma anche quella più intelligente. La parola “intelligenza” viene dal latino “intus-legit” che significa “leggere dentro”. L’intelligenza, pertanto, implica non una conoscenza superficiale ma una conoscenza dentro la realtà. Appunto: la realtà! L’intelligenza ha bisogno della realtà, non ne può fare a meno. Se la realtà non esistesse, non ci sarebbe modo di poter esercitare l’intelligenza, non ci sarebbe modo di essere intelligenti. Ed è la realtà che ci rimanda alla bellezza della Verità Cattolica … perché tutto è cattolico, perché tutto è di Dio!’


Gli animali sono un segno per capire tante cose.

Ciò che Dio ha creato, non lo ha creato a caso. C’è un senso in tutto.

Cosa può farci capire un gatto?

Il suo sguardo sembra chiedere. Eppure i suoi atteggiamenti sono fieri.

Lo sguardo dei gatti è diverso da quello dei cani. Entrambi sembrano implorare un’amicizia, ma in maniera molto diversa.

Mentre il cane esprime una sorta di sottomissione, il gatto chiede, ma con distacco.

Il gatto ha una dimensione “aristocratica”.

Non è passivo, non è indifferente, ma è distaccato: nel senso che sembra guardare dall’alto. Pur chiedendo, non tradisce né rinnega il suo fiero portamento.

Qual è simbologia in tutto questo? Cosa la Provvidenza vuole dirci con questo grazioso animale?

Non tanto la necessità di conservare un sano distacco da tutto (anche questo), quanto che fierezza e invocazione possono e debbono armonizzarsi.

La fierezza di essere creature amate.

L’invocazione all’Amore perché si è nel limite e nella precarietà.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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2 Comments on "Guardando un gatto"

  1. Uno sguardo acuto e affettuoso quello dell’Autore. Il gatto è proprio così, inafferrabile eppure sempre vicino al suo padrone, indipendente ma pronto nel donare tanta tenerezza. Le meraviglie del Creatore non si possono contare.

  2. Straordinario articolo e molto bello il commento di Francesca.
    Circa 6 anni fa ebbi una dozzina di micini randagi che dal portico entrarono poi in casa. Fu una esperienza straordinaria.
    E ora ho una micina, sempre randagia, completamente nera e con occhi verdi: sono quasi sicura che prima o poi mi parlerà.
    Quindi d’accordo con Francesca: le meraviglie del Creatore sono veramente innumerevoli.

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